Giornata della Lana Gomitolorosa
protagonista in Europa

Quarta edizione.Alberto Costa racconta i benefici del lavoro a maglia

“Le nuove vie della lana verso un futuro sostenibile” è il titolo scelto per la quarta Giornata Europea della Lana, quest’anno ospitata dalla Grecia, a Metsovo, la perla dell’Epiro, situata tra la natura incontaminata. Fra i protagonisti non è mancato Gomitolorosa, rappresentato dal presidente Alberto Costa che ha raccontato il percorso intrapreso dalla associazione no profit, nata a Biella oltre un decennio fa, rendendo sostenibile, terapeutico e solidale l’antica fibra naturale, oggi sempre meno utilizzato dal mercato a livello europeo. Dall’Italia si è collegato anche Davide Sebastiano Rossi, responsabile dell’Uo Neurofisiopatologia della Fondazione Irccs Istituto Neurologico “Carlo Besta” Milano, che ha condiviso i risultati appena ottenuti dalla ricerca scientifica realizzata in collaborazione con Gomitolorosa sui “Correlati neurologici del lavoro a maglia”.

Un ulteriore contributo alla giornata è stato fornito con un video narrativo del progetto di Lanaterapia che Gomitolorosa porta avanti in 30 unità oncologiche italiane, partendo da una giornata tipo di una volontaria che arriva in Ospedale, incontra le pazienti, e intraprende insieme a loro uno speciale percorso benessere attraverso il lavoro all’uncinetto.

La Giornata europea della lana, (lo scorso anno festeggiata a Biella in sede all’Unione industriale) è un’iniziativa della Fondazione European Wool Exchange, il cui acronimo è E.W.E., che la organizza dal 2021 per arricchire le conoscenze nel settore, promuovere musei e villaggi della lana, il lavoro a maglia terapeutico negli ospedali e nelle case di cura e l’artigianato.

«Quando il nostro gruppo di amici della lana cominciò a incontrarsi da diversi angoli d’Europa, la parola “ewe” divenne ben presto la nostra password» ricorda Costa. «Nella lingua inglese la parola ewe è usata per nominare la pecora femmina, la “partner” del montone e la madre dell’agnello. La pronuncia della parola ewe è esattamente la stessa del pronome personale tu, per questo sono nati una serie di giochi di parole simpatici e divertenti, soprattutto in Irlanda, giocando sul doppio significato dello stesso suono: how are ewe? Nice to see ewe! Contrariamente al suo equivalente nelle altre nostre lingue, oveja in spagnolo, mouton in francese, ovca in croato, pecora in italiano, probato in greco, ecc., ewe è una parola molto semplice e facile da pronunciare e, soprattutto, poteva a buon diritto essere l’acronimo della nostra missione: European Wool Exchange».

Le organizzazioni ospitanti sono state: L’Ecomuseo Zagori, nato per gestire la tutela e la valorizzazione del patrimonio naturale e culturale del territorio a beneficio dello sviluppo locale sostenibile per la comunità locale e La Fondazione Egnatia Epirus, organizzazione senza scopo di lucro che mira a contribuire allo sviluppo sostenibile e integrato della regione dell’Epiro-Grecia, attraverso attività innovative compatibili con l’ambiente e il patrimonio culturale della regione. E’ Cristiana Capotondi la testimonial dell’associazione di cui insieme al fondatore, fa parte un nutrito e rappresentativo gruppo di biellesi: Viola Erdini, presidente del Fondo Edo Tempia, gli imprenditori Giancarlo Ormezzano e Carlo Piacenza (che è vicepresidente), insieme a Emanuele Panza.

Nel comitato scientifico compaiono anche Sergio Foglia Taverna, Patrizia Maggia e Silvia Moglia insieme ad volontarie che, generosamente, operano sul territorio.

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