Graphite Sweatshirt La polo è colorata a Biella

Sostenibilità. Il progetto è stato sviluppato con la Tintoria Ferraris

Si chiama “Graphite Sweatshirt”. Dietro all’aspetto comune di una felpa grigia si nasconde un nuovo approccio imprenditoriale che agisce attraverso la collaborazione intersettoriale, il rispetto delle risorse umane e il desiderio di sviluppare strategie in sintonia con le nuove linee guida per la Circolarità e Sostenibilità della Commissione Europea: il nuovo capo, in edizione limitata, è pure frutto del saper fare biellese. Attori della felpa firmata da Son of a Tailor (brand pioniere del modello made-to-order grazie al suo “Perfect Fit Algorithm”) sono Wrad (studio di consulenza creativa focalizzata su sostenibilità e innovazione per l’industria della moda) e Alisea, società impegnata nella trasformazione di scarti in prodotti innovativi attraverso il design, che ha fornito la tecnologia g_pwdr®, ovvero la prima tintura al mondo che proviene dal riciclo della polvere di grafite altrimenti destinata alla discarica.

Il percorso di questa produzione responsabile ha fatto tappa a Pistoia, da Tessile Eco Bio che ha fornito il tessuto in cotone biologico e a Biella al Finissaggio e Tintoria Ferraris. Una collaborazione multidisciplinare unica finalizzata a promuovere modelli sostenibili e a ridurre l’impatto ambientale dell’industria della moda. A Gaglianico sono arrivati i fustini di grafite liquida (sottoprodotto della produzione di elettrodi per l’industria aerospaziale) e il cotone greggio.

«Sono state fatte prove in laboratorio prima di passare alle realizzazione perché non c’erano esperienze precedenti sulla resa del procedimento» spiega il responsabile tintoria Leonardo Mancin. «Abbiamo utilizzato tutti componenti naturali, il sapone di Marsiglia per lavare le pezze e basse temperature rispetto al processo tradizionale con coloranti chimici per avere un risparmio energetico».

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