Industria manifatturiera, segnali di indebolimento

Nel terzo trimestre 2023 rallentamento generalizzato della produzione industriale nelle province dell’Alto Piemonte

La congiuntura industriale delle province dell’Alto Piemonte nel trimestre luglio-settembre ha registrato ulteriori segnali di indebolimento. Lo segnala la Camera di Commercio di quadrante.

Solo il Verbano Cusio Ossola registra un modesto incremento del +0,9 per cento sul fronte della produzione, mentre Biella (-1,8 per cento), Vercelli (-1,4) e Novara (-1,1) appaiono in calo. Non risultano più confortanti i dati relativi al fatturato, sul quale, in particolare, incide l’aumento dei prezzi: Vercelli registra il +0,2 per ento, Biella è stazionaria, il Verbano Cusio Ossola segna il -0,3 mentre Novara riscontra una flessione più marcata: -1,8 per cento.

I risultati riflettono una crisi generalizzata e appaiono non lontani da quelli dell’intero contesto piemontese, con una media regionale del fatturato che registra una crescita dell’1,5 per cento e una media della produzione che si attesta al +1. Questo , incremento sostenuto però dal dato della produzione di Torino (+2,7 per cento) e in parte di Cuneo (+1,4), dove nel trimestre in esame hanno ancora tenuto i comparti dei mezzi di trasporto e alimentare.

Tornando al quadrante, l’indagine del terzo trimestre 2023 ha visto complessivamente coinvolte 661 imprese, per un totale di poco più di 25mila addetti e un fatturato che supera i 9,1 miliardi di euro.

«Nel terzo trimestre 2023 l’andamento della produzione industriale del nostro territorio riflette i segnali di indebolimento, emersi già nelle precedenti indagini» commenta Fabio Ravanelli, presidente della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte. «Ci troviamo di fronte a un rallentamento generale dell’economia avvertito, in primis, da realtà industriali come le nostre, che realizzano importanti quote di fatturato sui mercati esteri. La Germania, tra i principali partner di riferimento, è in recessione dalla scorsa primavera, il che comporta una domanda estera debole, a cui si aggiungono le accresciute tensioni geopolitiche internazionali. Per sostenere gli investimenti delle imprese nel corso del 2023 l’Ente camerale ha messo a disposizione importanti risorse in ambito digitale e green – ha ricordato Ravanelli – in particolare è ancora possibile presentare domanda di contributo per il bando Transizione Ecologica, che mira a favorire azioni quali l’adozione di criteri ESG, gli interventi di efficienza energetica e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili».

La situazione nel Biellese

Nel terzo trimestre del 2023 il sistema manifatturiero biellese registra complessivamente un calo della produzione industriale, con forti differenze tra i diversi comparti.

In particolare nel periodo luglio-settembre 2023 la variazione della produzione industriale rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente è stata pari al -1,8%, che colloca Biella all’ultimo posto della graduatoria piemontese, con una media regionale attestata al +1%.

Nel comparto tessile è il finissaggio a registrare la flessione maggiore (-16,2 per cento), seguito dalle altre industrie tessili (-6,1) con la tessitura che si attesta al -3,5. Meno marcata la flessione per meccanica (-1,4), filatura (-0,6) e altre industrie (-0,5).

Per quanto riguarda gli ordinativi, a livello generale quelli provenienti dal mercato interno registrano una flessione (-4,5 per cento) mentre la domanda dal mercato estero si attesta ad un modesto +1,2, risultati che discendono da forti differenze tra i comparti e le classi dimensionali delle imprese. Deboli segnali per il fatturato, che appare in stallo a livello totale, registrando un lieve incremento della sola componente estera (+0,9 per cento).

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