Inflazione a settembre: Biella al 53° posto, tra le città con meno rincari

La nuova classifica dell’Unione nazionale Consumatori.

L’Istat ha reso noti i dati territoriali dell’inflazione di settembre, in base ai quali l’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica delle città più care d’Italia, in termini di aumento del costo della vita. Non solo, quindi, delle città capoluoghi di regione o dei comuni con più di 150 mila abitanti. Biella si trova al 53° posto, con un maggior spesa annuale di 307 euro e un’incremento dell’1,3 per cento rispetto al settembre dell’anno scorso.

In testa alla graduatoria, Siena dove l’inflazione tendenziale pari a +2,9%, la seconda più alta d’Italia, si traduce nella maggior spesa aggiuntiva su base annua, equivalente a 784 euro per una famiglia media.

Medaglia d’argento per Bolzano che, con +2,2% su settembre 2024, ha un incremento di spesa annuo pari a 730 euro a famiglia. Sul gradino più basso del podio Belluno, terza sia per l’inflazione pari al 2,5%che per la spesa supplementare pari a 652 euro annui per una famiglia tipo.

Sull’altro fronte della classifica, la città più virtuosa d’Italia è Campobasso, dove con +0,4%, l’inflazione più bassa del Paese ex aequo con Pisa, si ha un aumento su base annua di 95 euro. Al secondo posto Pisa, +0,4% e un maggior costo della vita di 108 euro. Medaglia di bronzo per Trapani (+0,6% e +139 euro).

In testa alla classifica delle regioni più “costose” , con un’inflazione annua a +1,7%, il Trentino Alto Adige che registra a famiglia un aggravio medio pari a 526 euro su base annua. Segue il Friuli Venezia Giulia (+1,8%, +493 euro). Al terzo posto, con +457 euro, il Veneto (+1,7%).

Il Piemonte con un rincaro medio di 318 euro (+ 1,3% rispetto al settembre 2024) si pone al 165° posto, tra le regioni in cui l’inflazione ha colpito meno.

La regione più risparmiosa è il Molise: +0,4% e +95 euro. In seconda posizione la Sicilia (+1%, +224 euro), in terza la Sardegna (+1,3%, +250 euro).

© RIPRODUZIONE RISERVATA