Lauretana, mai più carta nelle bottiglie di plastica

Le etichette sono fatte di polipropilene compatibile per il riciclaggio. In val Vigezzo in arrivo l’acqua in lattina

Graglia

La nuova etichetta in plastica è già disponibile da qualche mese su tutti i formati in Pet di Lauretana. «Si tratta di un’etichetta in Opp (polipropilene orientato) che è un materiale compatibile con quello della bottiglia» spiega Edoardo Pampuro nel cda di Lauretana. «La scelta è stata motivata principalmente da un’esigenza di uniformità: bottiglia, tappo ed etichetta sono ora interamente in plastica, con evidenti vantaggi in termini di riciclabilità e semplificazione della filiera post-consumo».

L’introduzione dell’etichetta Opp ha comportato un adeguamento tecnologico significativo: l’azienda di Graglia ha investito nell’installazione di due nuove etichettatrici, appositamente progettate per gestire il materiale e la sua specifica tecnologia di applicazione su circa 120 milioni di bottiglie in Pet (suddivise nei diversi formati da 0,5 litri e 1,5 litri) in un anno.

«Per quanto riguarda il vetro, nel corso del 2024 abbiamo imbottigliato circa 65 milioni di pezzi di cui circa 61 milioni nei formati a rendere e la parte restante a perdere, destinata prevalentemente ai mercati esteri. Il vetro è un formato che conferma una crescita costante, anche grazie all’aumentata attenzione del mercato verso soluzioni riutilizzabili e sostenibili, ed è per noi un asset strategico su cui intendiamo continuare a investire».

A livello di formati alternativi, Lauretana di recente ha avviato un progetto ambizioso che prevede l’installazione di una nuova linea dedicata all’imbottigliamento in lattine nello stabilimento nel Verbano dove opera la controllata di Vigezzo. I lavori sono in fase avanzata e la produzione industriale entrerà a regime in autunno.

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