L’Intelligenza artificiale per il riciclo tessile:
la rivoluzione di Marchi & Fildi e Konica Minolta

Un algoritmo per riconoscere i filati e la loro composizione per ottimizzare il riciclo. L’obiettivo è anche quello di distinguere i filati riciclati da quelli che si spacciano per tali

Un algoritmo per riconoscere i filati e la loro composizione per ottimizzare il riciclo. L’obiettivo è anche quello di distinguere i filati riciclati da quelli che si spacciano per tali. Sembra il futuro, ma è il presente, e sta accadendo in Italia. A lanciare la sfida è la biellese Marchi & Fildi in collaborazione con il colosso Konica Minolta: le due realtà stanno testando Hyper ReTex una macchina capace, grazie all’Intelligenza artificiale e a telecamere iperspettrali, di analizzare la reale composizione di tessuti e scoprire in tempo reale se e quanto materiale sia davvero riciclato.

Attualmente, ogni lotto acquistato da Marchi & Fildi (i ritagli di cotone, lana e miste) viene analizzato chimicamente da laboratori esterni. Ma i limiti sono evidenti: servono giorni, il test viene effettuato su campioni da laboratorio a fronte di lotti da 2 tonnellate, e i costi sono elevati. Ecco perché l’azienda ha deciso di lavorare a fianco di Konica Minolta su questo nuovo sistema .

«L’Intelligenza artificiale che stiamo contribuendo a sviluppare» spiegano da Marchi & Fildi «ci permetterà di analizzare quantità molto maggiori di materiale, con una riduzione drastica dei tempi e dei costi, e con la possibilità di mantenere l’intero processo internamente, garantendo direttamente la qualità ai nostri clienti».

Attualmente lo strumento riconosce cotone, polyestere, policotone, elastane, poliammide 6, poliammide 6.6, lana e viscosa, ma grazie a un lavoro di training – condotto su campioni dalle composizioni note – verrà progressivamente “istruito” anche su altre fibre. Più dati, più letture, maggiore precisione: un classico processo di apprendimento automatico, ma applicato a una delle sfide più urgenti della moda sostenibile.

I primi obiettivi del progetto: +20 per cento dei volumi di materia prima controllata, -70 per cento sui tempi di analisi, -80 per cento sui costi esterni. Una volta operativa, la nuova macchina consentirà a Marchi & Fildi di esternalizzare solo una piccola parte dei test, concentrando il controllo internamente e garantendo ai clienti composizioni affidabili e trasparenti.

Il progetto nasce proprio come risposta concreta alla crescente attenzione di consumatori, brand e istituzioni verso la sostenibilità autentica. Un passo decisivo, reso possibile dalla sinergia tra una realtà manifatturiera di lungo corso come Marchi & Fildi e la tecnologia di un colosso come Konica Minolta.

“Non possiamo affidarci solo alla fiducia: servono dati, metodi rigorosi, strumenti intelligenti. Questa collaborazione è il nostro contributo per costruire una filiera tessile più trasparente e responsabile”, conclude l’azienda. Un futuro in cui l’Intelligenza artificiale non è solo sinonimo di automazione, ma anche di etica e tracciabilità. E in cui il “riciclato” sarà finalmente ciò che promette di essere.

© RIPRODUZIONE RISERVATA