Macchine tessili: ordini stazionari a fine 2023. Flessione del 18% sul mercato interno

Il presidente di Acimit Marco Salvadè: «La raccolta ordini è ancora debole; il contesto geopolitico a livello globale resta una fonte di preoccupazione per noi imprenditori».

Nel quarto trimestre 2023, l’indice degli ordini di macchine tessili, elaborato dall’Ufficio Studi di Acimit, l’Associazione dei Costruttori Italiani di Macchine Tessili, risulta essere stazionario rispetto a quanto registrato nel medesimo periodo del 2022. Il risultato è frutto di una crescita degli ordini raccolti sui mercati esteri a fronte di una flessione sul mercato interno. La diminuzione degli ordini in Italia è stata pari al 18 per cento. All’estero si è osservato, invece, un aumento del 4 per cento. Il valore assoluto dell’indice sui mercati esteri è stato pari a 77,9 punti, mentre in Italia esso si è fissato a 126,2 punti. Nel quarto trimestre il carnet ordini ha raggiunto i 3,7 mesi di produzione assicurata.

«L’indice degli ordini relativo al periodo ottobre-dicembre 2023, elaborato dal nostro Ufficio Studi, conferma una raccolta ordini ancora debole» commenta Marco Salvadè, presidente di Acimit. «Soprattutto sul mercato interno continua il trend negativo della domanda di macchinari. Sono convinto che molte aziende attendano certezze in merito agli incentivi 5.0 previsti per sostenere la digitalizzazione e la transizione ecologica delle imprese. La pubblicazione dei decreti operativi relativi a Transizione 5.0 spingerà molte aziende ad investire in nuove tecnologie».

Per quanto riguarda l’estero l’indice degli ordini risulta in leggero aumento. «Il contesto geopolitico a livello globale è ancora fonte di preoccupazione per noi imprenditori» afferma il presidente di Acimit. «Per i primi nove mesi del 2023 i dati delle vendite italiane sui principali mercati, Cina Turchia, india e Stati Uniti, confermano un calo diffuso. Tuttavia, nell’ultimo trimestre dello scorso anno si sono manifestati alcuni segnali positivi, come indicato anche dall’indice degli ordini. Per il 2024 ci attendiamo un consolidamento di questa inversione di tendenza».

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