Economia & Società / Biella
Domenica 09 Novembre 2025
Magnolab scommette su nuove sinergie
con il meccanotessile
Altri tre ingressi nell’hub. Bardelle: «Oggi rappresentiamo un modello di filiera che unisce la forza dell’industria e la flessibilità della ricerca»
«L’ingresso di Lawer, Monti Mac e X-Rite consolida ulteriormente l’approccio sistemico di MagnoLab. Il nostro progetto sta evolvendo, sviluppando una forte sinergia con il comparto meccanotessile: una convergenza di visione e valori che guarda al futuro attraverso innovazione, sostenibilità e collaborazione tra imprese».
Con queste parole Marco Bardelle, amministratore di Tintoria Finissaggio 2000 e cofondatore di MagnoLab, commenta l’ultima evoluzione del network biellese che, con i tre nuovi ingressi, rafforza la propria rete di competenze e tecnologie arrivando a contare, oggi, 24 aziende.
La missione è quella di trasformare la rete in una comunità produttiva capace di guidare il cambiamento, ponendo Biella e il suo distretto al centro dell’innovazione tessile internazionale.
Con queste premesse MagnoLab, nato nel 2021 a Cerrione, è diventato un hub in cui sono entrate in sinergia alcune tra le più avanzate realtà del tessile abbigliamento italiano con l’obiettivo di costruire un laboratorio condiviso per sperimentazione e produzione sostenibile.
Oggi rappresenta un luminoso esempio di collaborazione per il Biellese e un modello unico in Europa: un ecosistema industriale e tecnologico integrato, dove ricerca, prototipazione e test di filiera convivono in un unico spazio di oltre 6.000 metri quadrati occupati da impianti pilota in scala industriale, pensati per sviluppare nuovi processi e materiali a basso impatto ambientale.
Con l’ingresso di Lawer, Monti Mac e X-Rite, la rete amplia il proprio perimetro operativo integrando competenze fondamentali: automazione, ingegneria dei processi e gestione digitale del colore.
Lawer, con sede a Biella, è leader mondiale nella progettazione e produzione di sistemi automatici di dosaggio e pesatura per polveri e liquidi destinati al tessile e ad altri settori industriali. «Aderiamo a MagnoLab» spiega Filippo Lanaro, amministratore delegato «con l’obiettivo di mettere a sistema la nostra esperienza e contribuire allo sviluppo di processi produttivi più precisi, sostenibili e digitalizzati. Le nostre tecnologie permettono di ridurre l’errore umano, ottimizzare le materie prime e migliorare la tracciabilità. Crediamo che la collaborazione tra imprese del territorio sia una leva strategica per costruire un futuro competitivo per la filiera tessile italiana».
A rappresentare la tradizione ingegneristica del comparto c’è Monti Mac, azienda comasca con quasi un secolo di storia nella progettazione di macchine per cucitura e processi speciali. «Abbiamo scelto di diventare sponsor di MagnoLab» afferma Andrea Monti, alla guida insieme al padre Fabio «per esplorare nuove tecnologie sostenibili e creare sinergie tra imprese, scuole e start-up. Innovazione, collaborazione e sostenibilità sono i nostri tre obiettivi chiave. Sostenere MagnoLab significa rafforzare il legame tra tradizione e futuro, valorizzando la ricerca come motore del Made in Italy».
Chiude il trio dei nuovi ingressi X-Rite, multinazionale statunitense del gruppo Danaher, punto di riferimento mondiale per la gestione digitale del colore. Le sue tecnologie di misurazione, controllo e comunicazione cromatica permettono alle aziende tessili di garantire precisione, coerenza e tracciabilità dei colori in tutte le fasi di produzione, dal laboratorio alla confezione finale.
Nato con una visione chiara: accelerare la transizione sostenibile e digitale della filiera tessile, offrendo un luogo dove testare, condividere e industrializzare l’innovazione, negli ultimi due anni Magnolab in questi quattro anni ha avviato progetti di open innovation con start-up e università, tra cui il programma Texploration e collabora inoltre stabilmente con enti di ricerca come Cnr Stiima e Politecnico di Torino.
L’approccio è quello del «fare sistema»: ogni azienda mette a disposizione le proprie tecnologie e competenze per sperimentazioni comuni, con un impatto diretto su efficienza energetica, circolarità, riduzione degli sprechi e sviluppo di nuovi materiali riciclabili o biodegradabili.
«MagnoLab» conclude Bardelle «rappresenta un modello di filiera che unisce la forza dell’industria e la flessibilità della ricerca. È un laboratorio vivo, dove ogni giorno nascono progetti concreti che mostrano come innovazione, sostenibilità e collaborazione possano diventare leve reali di crescita per il tessile italiano ed europeo».
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