Marzotto cambia assetto. L’80 per cento delle quote alla famiglia Favrin

Del gruppo di Valdagno fanno parte Guabello, Fratelli Tallia di Delfino e Marlane.

Antonio Favrin, 86 anni, per 59 dirigente in Marzotto e dal 2004 presidente, ha conquistato il controllo pieno di Trenora, la holding a cui fa capo il gruppo tessile di Valdagno. A i vertici ci saranno i figli di Antonio Favrin: Federica, esperta di finanza, già in cda, e Davide, ad del gruppo dal luglio 2018 e già amministratore delegato nella controllata Marzotto Wool Manufacturing, cui fanno capo attraverso la divisione Biella Manifatture Tessili, la Fratelli Tallia di Delfino, Guabello e Marlane. Completano il consiglio di amministrazione il vicepresidente

Andrea Guaccero e i consiglieri Donatella Ratti, Federico Torresi e Vittorio Marzotto.

Dopo poco meno di due secoli di storia (fu Luigi Marzotto nel 1836, a dare il primo colpo d’ala del gruppo aprendo il suo laboratorio tessile), si apre un nuovo capitolo per la galassia tessile (che occupa 3 mila persone tra Italia ed estero e ha un fatturato stimato nel 2023 di circa 400 milioni) di cui alcuni dei più prestigiosi e storici marchi biellesi fanno parte.

All’apertura delle buste contenenti le diverse offerte, Favrin, attraverso la sua finanziaria Faber Five, si è aggiudicato per 32,01 milioni di euro l’80% delle azioni, offerta che ha superato per un soffio, (10 mila euro) quella presentata da Lodovico Donà dalle Rose. A Vittorio Marzotto resta il 20 per cento del capitale e la possibilità di esercitare entro un mese il diritto di covendita a favore di Favrin, per un valore intorno ai 16 milioni di euro.

Faber Five ora ha due mesi per perfezionare l’acquisto.

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