
Economia & Società / Biella
Martedì 28 Novembre 2023
Mosca 1916, un libro racconta la storia aziendale e la famiglia
Un evento dedicato al gusto e alla qualità, organizzato allo spazio MeBo. Cena e presentazione del volume “carne rossa sangue blu”
Biella
Tutto esaurito all’evento, organizzato nei giorni scorsi allo Spazio MeBo di Biella, nel corso del quale è stata ricordata la figura di Giovanni Mosca, scomparso tre anni fa e presentato il volume carne rossa, sangue blu”, dedicato alla storia di una famiglia che ha fatto della qualità e dell’eccellenza la ragione del suo successo giunto alla quarta generazione, in oltre un secolo, nella gestione dell’azienda di famiglia “Mosca 1916”.
È stata serata una serata dedicata al gusto, alla qualità del cibo, ma anche alla capacità di intraprendere di una famiglia che negli anni ha conquistato oltre che il consenso, anche la stima dei consumatori biellesi e non solo.
Accolto in veste di padroni di casa da Andrea Bonino, di Botalla Formaggi, e Franco Thedy, di Menabrea, ideatori di questo straordinario luogo nel centro di Biella, ha fatto gli onori di casa Alberto Mosca, che ha raccolto dal padre il testimone dell’azienda, insieme al cognato Ivan Riva, con la costante presenza della mamma Mariangela. Una storia di famiglia, di cuore, di rispetto per i prodotti e per la clientela, per un negozio che nel corso di oltre 100 anni è cresciuto non solo come macelleria, ma anche con la gastronomia e le attività di catering, fino alla linea di prodotti (alimentari e vini) selezionati a marchio “Mosca 1916”.
Il libro racconta questa storia partendo dal primo negozio del capostipite Ermenegildo Mosca, nato in una famiglia di macellai, che decise nel 1916 di aprire la sede di via San Filippo, avviando la dinastia del gusto in cui seguirono le sue orme il figlio Antonio, il nipote Giovanni e oggi il pronipote Alberto, che guida un’azienda con circa 40 dipendenti, che lo scorso anno è riuscita ad aggiudicarsi entrambe i prestigiosi gran premi alle sagre del bue grasso sia a Moncalvo che a Carrù, i luoghi della massima eccellenza del settore, e che ha collezionato negli anni premi e riconoscimenti in serie, l’ultimo dei quali poche settimane fa alla mostra “Golosaria” di Milano.
Il bue è l’emblema del successo di “Mosca 1916”, un’eccellenza tutta piemontese, con la carne magrissima di animali che vengono coccolati con un’alimentazione studiata e assolutamente sostenibile, fino al quinto anno di età, quando possono raggiungere fino ai 1.500 chilogrammi di peso. La carne prodotta è tra le più tenere al mondo e l’evento al MeBo ne ha dato prova ai numerosi partecipanti con una degustazione che lo stesso Alberto Mosca ha presentato. Si è iniziato con un antipasto di prodotti biellesi: formaggi di Botalla, come il famoso “Sbirro”, frutto di una collaborazione con la birra di Menabrea, il classico Maccagno e il raffinato Pian Bres. E poi due specialità come la tradizionale paletta biellese e la “Mucroncina”, una deliziosa bresaola prodotta da “Mosca 1016” con carni della razza Pezzata rossa di Oropa che ha incontrato un grande successo tra i consumatori. A seguire la carne di bue in purezza declinata in tre modalità: una salciccia cruda, secondo la tradizione di Bra; un tortino di carne tritata condito con insalatina di verze e una delicatissima bagna caoda; la battuta a coltello, con un po’ di olio e di sale. Infine uno stufatino accompagnano alla polenta con la farina del Mulino di Magnano e un classico bunet come dessert. Il tutto accompagnato da un vino Coste del Sesia, prodotto per la linea dei prodotti “Mosca 1916” dalle tenute Sella di Lessona.
In chiusura, applausi per tutti, per questo goloso anticipo della tavola delle prossime festività.
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