Pagine, note e pc: l’archivio storico
viaggia nel tempo

Piacenza. L’anima della Fondazione si trasforma in un racconto

La semplicità dell’eleganza senza tempo, un sogno antico che si dipana sulle note , sul canto e nel fruscio immaginario di pagine bianche che volano fra un ambiente e l’altro. La memoria si esprime attraverso i nuovi mezzi di comunicazione. Essenziali oggi per aprirsi al mondo. E il video realizzato per l’Archivio Piacenza è sicuramente fatto di immagini evocative ed emozionali.

«Attraverso il video ho voluto raffigurare l’anima della Fondazione impersonificata dalla cantante biellese Ninaì» spiega Felice Piacenza, responsabile Progetti speciali ed Heritage della storica azienda di Pollone. Il racconto è allegoria, che percorre le varie sale della villa, dell’archivio e del giardino per poi svanire in una cascata di fogli di carta che rimandano alle fondamenta di un archivio. «Verso la fine del breve filmato lo spettatore ri trova le immagini che scorrono sullo schermo di un pc. Così è rappresentato il passaggio al digitale e alla tanto “temuta” quanto fondamentale digitalizzazione degli archivi ma anche una forma di “passività” dell’utente abituato ormai a cercare qualsiasi cosa su internet in tempi sempre più brevi, eliminando quella calma e pazienza essenziali per risvegliare la memoria e svelare i tesori raccolti».

Arpa e violini riempiono le stanze di sonorità nuove che trasportano in luoghi atemporali dove si respira il passato guardando al futuro. Attraverso il video scorrono oltre tre secoli di storia, dalla luminosa serra liberty al salone settecentesco fino alla grande sala da pranzo.

La realizzazione della clip è stata affidata a un’agenzia giovane di Milano ma cantante, cori, musicisti e compositori, produzione e masterizzazione sono made in Biella.

© RIPRODUZIONE RISERVATA