Planet Week: dialogano arte e moda

Nel Quartiere del Terzo Paradiso il ministro Pichetto, Pistoletto e il presidente di Conai Capuano hanno presentato l’anteprima della campagna di sensibilizzazione realizzata in occasione del G7 di Torino

È un ampio progetto di sensibilizzazione rivolto alla comunità, che approfondisce i temi che da sempre distinguono Cittadellarte: la sostenibilità sociale e la sua connessione con il pianeta. Ieri con una giornata dedicata, nel Quartiere del Terzo Paradiso si sono confrontati il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Picchetto, Michelangelo Pistoletto e Ignazio Capuano presidente di Conai. E’ stata anche l’occasione di presentare il lancio della campagna Planet Be, legata alla Planet Week che anticipa il G7 su Clima, Energia e Ambiente in calendario alla Reggia di Venaria da domenica a martedì.

Cittadellarte, come ha sottolineato Paolo Naldini in apertura dei lavori, in un ex stabilimento tessile ha messo radici ed è cresciuta, dal 1990 a oggi, lavorando su un programma di cambiamento responsabile e sociale attraverso i messaggi che si possono veicolare attraverso l’arte e la moda sostenibile con la loro bellezza. Il pomeriggio si è dunque aperto con l’inaugurazione della mostra virtuale “X-ray Fashion”, un’installazione completata dal pluripremiato documentario di Francesco Carrozzini che racconta la storia oscura degli indumenti, dalla loro creazione, al passaggio sulle passerelle fino alla distribuzione al consumatore e, a fine vita, all’abbandono in discarica.

L’evento è stato infatti organizzato in collaborazione con Connect4Climate per proporre una riflessione sulle azioni climatiche da porre al più presto in essere optando per l’economia circolare, l’energia rinnovabile, il rispetto delle risorse idriche e la formazione e informazione rivolta ai giovani.

La tavola rotonda è stata preceduta dall’intervento di Giulia Camilla Braga, di World Bank Group’s Connect4climate, che ha mostrato in anteprima le sequenze del lancio della campagna che verrà diffusa in questi giorni “Planet Be to future we love”, e Benedetta Zegna in rappresentanza della Camera nazionale della Moda Italiana che ha ricordato come l’ente dal 2012 abbia iniziato a sensibilizzare gli associati attraverso un manifesto visionario, che stimolava in 10 punti il controllo del processo produttivo tessile.

Il pomeriggio è proseguito con un dialogo fra Pichetto, Pistoletto e Capuano.

Ne è emerso, come ovvio, che il cambiamento climatico, il riscaldamento globale, l’aumento delle missioni di CO2, lo spreco e lo sfruttamento sconsiderato delle risorse, la cementificazione sfrenata, non sono più concetti astratti ma una realtà che ha ripercussioni economiche, sociali e politiche ( non in ultimo le guerre) chiaramente visibili. «Per questo cultura, politica, arte devono imparare a dialogare al più presto» ha detto Pistoletto.

«La sfida è quella di coniugare i tanti temi della sostenibilità» ha chiosato Pichetto, confermando poi le parole di Capuano sull’importanza del riciclo degli imballaggi per dare loro una seconda vita. «Siamo i primi in Europa, oggi il 71 per cento dei materiali che raccogliamo è riciclato. Diversamente andrebbe in discarica».

La necessità di ripensare i modelli produttivi e le scelte quotidiane è impellente in un’epoca di grandissima incertezza; urge dare vita a percorsi economici sostenibili e virtuosi e avviare pratiche per la riduzione degli sprechi, una maggiore attenzione per le aree verdi e la salute pubblica.

In chiusura è stata consegnata a Camilla Alberti, artista milanese di 29 anni, la terza edizione del premio Conai – Arte circolare, per l’opera Unbinding Creatures.

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