
Economia & Società / Biella
Sabato 24 Maggio 2025
Prospettive per il 2025, imprenditori ancora cauti
Ufficio StudiIl ’24 si chiude con un calo del 6,1%. La ripartenza nella seconda metà dell’anno
L’indagine condotta dall’Ufficio Studi Economici di Confindustria Moda sul comparto Tessile-Abbigliamento offre una panoramica sul difficile contesto economico attuale e sulle prospettive per il 2025.
Gli imprenditori del settore mantengono una visione cauta per l’anno in corso. Nel primo trimestre, il 45% delle aziende prevede una contrazione del fatturato rispetto allo stesso periodo del 2024, contro il 21% che si aspetta una crescita e il 48% che prevede stabilità. Considerando il primo semestre 2025, il 42% teme un calo, il 35% prospetta un aumento, e il 23% ritiene che le vendite resteranno invariate. Si stima quindi una flessione del fatturato, seppur meno accentuata rispetto ai periodi precedenti.
Sul piano della ripresa economica, il 19% degli imprenditori si attende segnali positivi dal secondo trimestre 2025, mentre il 43% prevede una ripartenza nella seconda metà dell’anno. Tuttavia, il 32% è più pessimista, indicando il 2026 come possibile punto di svolta, e solo il 6% ritiene che il miglioramento sia già in corso.
Per quanto riguarda il capitolo Occupazione e ammortizzatori sociali, a fine 2024, il 44% delle imprese ha registrato una riduzione del personale, con un calo medio dello 0,5% rispetto all’anno precedente. Per il 2025, il 75% degli imprenditori prevede stabilità nell’occupazione, mentre il 16% teme una riduzione e il 9% prospetta un aumento.
L’uso degli ammortizzatori sociali nel quarto trimestre 2024 ha coinvolto il 35% delle aziende, con il 25% che ha interessato oltre l’80% dei lavoratori. Tuttavia, nel primo trimestre 2025, la percentuale di imprese intenzionate a farne uso scende al 32%, indicando un lieve miglioramento del contesto.
Il bilancio di settore mostra che il 2024 si è chiuso con un calo del fatturato medio del -6,1%, pari a 59,8 miliardi di euro. Il 67% delle aziende ha registrato una flessione rispetto al 2023, mentre solo il 18% ha segnato un incremento. Nel quarto trimestre, il 58% delle imprese ha visto un calo nelle vendite rispetto al 2023, con una quota significativa che ha subito riduzioni superiori al -20%.
Il valore della produzione ha mostrato una debolezza simile, con il 63% delle aziende che ha riportato una contrazione nell’ultimo trimestre del 2024. Solo il 23% ha registrato un aumento, mentre il 14% ha mantenuto livelli invariati.
In conclusione il Tessile-Abbigliamento sta affrontando un periodo di sfide significative, con una contrazione marcata nel 2024 e previsioni di ulteriore debolezza per il 2025. Tuttavia, segnali di resilienza emergono nella capacità delle imprese di adattarsi e nella riduzione del ricorso agli ammortizzatori sociali, suggerendo che il settore sta gradualmente preparando il terreno per una ripresa.
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