Sella: prosegue la crescita, molto positivi i risultati 2023

Si chiude con risultati molto positivi e in progressiva crescita nei diversi settori di attività, il 2023 del gruppo Sella, confermando l’efficacia della diversificazione delle fonti di ricavo e della propria strategia di sviluppo, basata sulla qualità della consulenza e sull’innovazione tecnologica e la promozione di un ecosistema finanziario aperto per servire meglio la clientela e generare un impatto positivo sull’economia e sulla società. Pur in un contesto economico globale incerto e segnato da continue tensioni internazionali, il gruppo ha infatti registrato l’aumento del margine di intermediazione (+18,2 per cento), della raccolta globale (+16,1), degli impieghi (+4,9) e di tutti i volumi di business.

Risultati consolidati del gruppo Sella

I risultati al 31 dicembre 2023 approvati oggi dal Consiglio d’amministrazione della capogruppo Banca Sella Holding si sono chiusi con un utile netto consolidato di 107,5 milioni di euro, in crescita rispetto ai 91,9 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. L’utile consolidato comprensivo della componente di pertinenza dei soci terzi, presenti nell’azionariato di diverse società del gruppo anche a supporto dello sviluppo strategico delle loro attività di business, si è attestato a 149 milioni di euro (era stato pari a 109,5 milioni di euro a fine 2022).

Il risultato operativo lordo, a testimonianza del significativo miglioramento a livello industriale, si è attestato a 314,6 milioni di euro (+30 per cento) grazie ad una crescita del margine di intermediazione nettamente superiore a quella dei costi.

Raccolta e impieghi

La fiducia dei clienti ha determinato un risultato eccellente della raccolta netta globale, positiva per 5,3 miliardi di euro. La raccolta globale al valore di mercato è cresciuta quindi del 16,1 per cento rispetto alla fine dell’anno precedente attestandosi a 56,5 miliardi di euro. Su tale crescita ha inciso anche l’incremento del valore complessivo degli investimenti dei clienti in raccolta indiretta per 2,5 miliardi di euro dovuta all’effetto corsi. La raccolta diretta è cresciuta dell’8,5 per cento raggiungendo i 18 miliardi di euro. Crescono anche gli impieghi che sono saliti del 4,9 per cento, a 11 miliardi di euro testimoniando una elevata capacità di supporto alle attività di famiglie e imprese.

Margini e ricavi

Significativa la crescita del margine di intermediazione, che per la prima volta ha superato il miliardo di euro, con un incremento rispetto alla fine dell’anno precedente del 18,2 per cento, attestandosi a 1,015 miliardi di euro. Ciò ha consentito al gruppo di proseguire gli investimenti, le iniziative di sviluppo e la crescita dell’organico. I ricavi netti da servizi sono aumentati del 6,5 per cento a 434,6 milioni di euro e il margine di interesse del 49 per cento a 534,3 milioni di euro, grazie prevalentemente alla componente commerciale e alla dinamica dei tassi di interesse.

Qualità del credito

Si conferma ottima la qualità del credito. L’Npl Ratio netto è diminuito all’1,6% (era 1,8%), mentre quello lordo è sceso al 3% (era 3,5%). Il costo del rischio di credito si è attestato a 39 bps (era 37 bps a fine 2022). Il tasso di copertura sulle sofferenze si è attestato al 64,8% (era 65,7%), quello sui crediti deteriorati al 48,8 per cento (era 49,5), in lieve flessione per via principalmente di alcune cessioni di sofferenze con un elevato grado di copertura e una maggiore presenza di crediti garantiti. Il Texas Ratio è stato pari a 22,7 per cento (era 27,2%).

Solidità e liquidità

Il gruppo ha ulteriormente rafforzato l’elevata solidità patrimoniale, ampiamente superiore agli standard richiesti. Il Cet1 è risultato pari al 13,36per cento e il Total Capital Ratio al 15,47 (erano rispettivamente 13,21 e 15,12 a fine 2022). Migliorati e ampiamente superiori ai limiti minimi previsti anche gli indicatori di liquidità: LCR al 230,83 per cento e NSFR al 142,90 (erano 166,72 e 132,76 a fine 2022; la soglia richiesta per entrambi è 100 per cento).

Clienti e dipendenti

A fine 2023, il numero totale dei clienti del gruppo è ulteriormente cresciuto superando i 3 milioni. Nello specifico, si è registrato un aumento del 7,1 per cento a 3,003 milioni considerando Hype, detenuta in joint venture con illimity. La crescita è stata dell’8,3 per cento a 1,326 milioni senza Hype rafforzando quindi una capacità di sviluppo commerciale che ha consentito una crescita netta di clienti triplicata nell’ultimo triennio (+231mila) rispetto al triennio precedente anche nei settori di business più tradizionali, grazie alla strategia basata su consulenza e innovazione tecnologica. Si è rafforzato anche il Team Sella, composto da dipendenti e collaboratori, che ha superato le 6.300 persone. Nel corso dell’anno sono stati 675 i nuovi ingressi di dipendenti di cui 439 in Italia e 236 all’estero.

Sostenibilità

La strategia di crescita e sviluppo del gruppo è stata dedicata anche al proprio impegno per la sostenibilità e a generare impatto positivo. Sono cresciute le masse intermediate nella raccolta, negli impieghi e negli investimenti che rispondono a criteri ESG stringenti. Nel corso dell’anno il gruppo ha contribuito a supportare i clienti nella transizione verso una economia a minore impatto ambientale, incrementando la propria offerta di prodotti e servizi ESG, e ha emesso con successo il suo primo green bond da 100 milioni di euro. Sono proseguite, inoltre, le diverse iniziative per ridurre costantemente le proprie emissioni di CO2 lorde, come la realizzazione di un impianto fotovoltaico sovrastante il nuovo parcheggio presso la sede di Biella. Sono anche continuate le iniziative di solidarietà a supporto di diverse associazioni a livello nazionale e internazionale e di sostegno alla ricerca scientifica tramite il fondo di investimento TFS iCare di Sella Sgr che ha finanziato un nuovo progetto della Fondazione Umberto Veronesi dedicato alla leucemia mieloide acuta (LMA) pediatrica.

I risultati di Banca Sella

Banca Sella ha chiuso il 2023 con risultati molto positivi, registrando un utile netto di 157,3 milioni di euro, in significativa crescita rispetto ai 73,3 milioni di euro dell’anno precedente. Il Roe della banca si è attestato al 18,4 per cento rispetto al 9,1 di fine 2022. Ulteriormente rafforzata la tradizionale solidità patrimoniale, con il Cet1 al 19,27 per cento e il Total Capital Ratio al 21,78 (erano 18,63 e 21,16). Molto positivi anche gli indicatori relativi alla liquidità che si attestano ampiamente sopra i limiti previsti: l’indice LCR è a 265,17 per cento, mentre l’indice NSFR è a 159,79 per cento (per entrambi i limiti minimi previsti sono pari al 100 per cento).

Nell’ambito della propria strategia di crescita, Banca Sella ha ulteriormente rafforzato il proprio modello di servizio basato su consulenza e relazione personale, continuando a fornire a famiglie, imprenditori ed imprese risposte complete ed efficaci, con lo sviluppo di prodotti e servizi innovativi e ad elevato contenuto tecnologico. Coerentemente con l’obiettivo di sviluppare intermediazione sostenibile, Banca Sella ha ampliato la propria offerta dedicata di soluzioni con caratteristiche ESG, come il finanziamento alle imprese per sostenerne i processi di transizione, e la carta di pagamento per non vedenti e ipovedenti realizzata in plastica riciclata.

Particolarmente soddisfacente lo sviluppo del margine di intermediazione (+30,2 per cento a 644 milioni di euro) grazie all’aumento sia del margine di interesse sia dei ricavi netti da servizi. Nel dettaglio, il margine di interesse evidenzia una significativa crescita del margine da impieghi commerciali, trainata dall’aumento dei volumi e dalla dinamica dei tassi di mercato, e della redditività del portafoglio titoli di proprietà. La dinamica dei ricavi da servizi è sostenuta dai sistemi di pagamento, sia elettronici che tradizionali, dal buon andamento del banking e delle commissioni accessorie al credito. In aumento anche i proventi da servizi di investimento per il maggior contributo della negoziazione e della consulenza.

La raccolta globale al valore di mercato si è attestata a 35,4 miliardi di euro, con un incremento del 12,2p er cento, mentre la raccolta netta globale è stata positiva per 2,6 miliardi di euro. La raccolta diretta è cresciuta del 13% a 14,9 miliardi di euro. Gli impieghi a supporto delle attività di famiglie e imprese sono aumentati del 3,7% raggiungendo i 9,4 miliardi di euro. Gli indici di qualità del credito rimangono su livelli eccellenti: il costo del rischio di credito è stato pari a 26 bps (era 22 bps). L’Npl Ratio netto è sceso all’1,5 per cento (era 1,7) e l’Npl Ratio lordo al 2,7 per cento (era 3,1). L’indice Texas Ratio è migliorato al 23,7 per cento (era 30,8).

Dividendo

Il Consiglio d’amministrazione proporrà all’Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 7,06 centesimi per azione, in crescita del 60,82% rispetto al 2022, per un ammontare complessivo di 47,193 milioni di euro corrispondente ad un payout ratio del 30%.

Banca Patrimoni Sella & C.

Banca Patrimoni Sella & C., specializzata nella gestione e amministrazione dei patrimoni della clientela privata e istituzionale, ha chiuso il 2023 con risultati di assoluto rilievo: l’utile netto, infatti, è stato di 25,5 milioni di euro, in crescita rispetto ai 14,1 milioni del 2022 (+81 per cento).

L’aumento significativo degli asset under management, che si sono attestati a 22,2 miliardi di euro (+21,7 per cento rispetto alla fine del 2022), costituisce un’evidenza del solido sviluppo e del buon andamento della banca. Nel 2023 la raccolta netta globale è stata, infatti, pari a 2,7 miliardi di euro. Il crescente interesse dei clienti verso prodotti di risparmio gestito e servizi di consulenza ha portato l’incremento della raccolta netta qualificata che ha superato gli 1,2 miliardi di euro, con il contestuale positivo andamento delle commissioni attive, che si sono attestate a 154,6 milioni di euro (+23 per cento). Da sottolineare l’incremento del margine d’interesse che si è attestato a 47,8 milioni di euro (+148 per cento), grazie ai risultati del comparto del credito e degli asset allocati nel portafoglio di tesoreria.

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