Sinflex: documentiamo la qualità

L’azienda guidata da Luca Lovero ha presentato il nuovo report di sostenibilità

«Il percorso per migliorare la sostenibilità della nostra produzione è un obiettivo che perseguiamo da tempo. Nel 2020 avevamo redatto il nostro primo report di sostenibilità affiancati da “Tessile e Salute”, a testimonianza della nostra volontà di agire nel migliore dei modi per trasformare in azioni concrete i nostri propositi. E ora, con il nuovo report, rinnoviamo la nostra responsabilità». Luca Lovero titolare di Sinflex, la filatura con sede nella zona industriale di Chiavazza e specializzata in filati lamè e fantasia, sottolinea l’impegno della sua azienda che ha da tempo attuato una politica di miglioramento dei propri standard di qualità e di attenzione all’ambiente.

«Sinflex è stata pioniera nell’utilizzo di filati in poliestere metallizzato provenienti da materie prime riciclate» ricorda l’imprenditore. «Inoltre eseguendo internamente tutte le fasi della lavorazione per la creazione di filati lamè, la nostra azienda contribuisce alla salvaguardia dell’ambiente attraverso un notevole risparmio di energia elettrica, acqua oltre all’eliminazione di coloranti chimici dannosi». Un altro aspetto importante è legato alla gestione dei rifiuti: «Dall’attività produttiva e dal magazzino derivano carta e cartone, plastica e rifiuti da fibre tessili: questi sono gestiti con raccolta differenziata e attraverso un’azienda specializzata vengono recuperati e smaltiti in modo corretto».

Il nuovo documento

Il nuovo report di sostenibilità (scritto in italiano e in inglese) parte dalla storia di Sinflex, nata nel 1972, e diventata nel corso del tempo un vero e proprio laboratorio di ricerca dove nascono filati esclusivi e personalizzati per clienti di tutto il mondo, compresi alcuni dei più prestigiosi e conosciuti marchi della moda internazionale. Nel report sono presi in considerazione i diversi aspetti della sostenibilità: sociale, ambientale ed economica, che Sinflex persegue, anche attraverso l’associazione a Tessile e Salute, condividendone visione e obiettivi di tutela della salute del consumatore.

La tracciabilità

«Ovviamente la tracciabilità dei nostri prodotti è fondamentale e per questo Sinflex utilizza un sistema che permette di ricostruire l’intera storia del prodotto e che si basa su una corretta definizione delle anagrafiche, delle relative codifiche e della gestione delle merci nei magazzini e nei reparti. Stessa procedura meticolosa per la tracciabilità è rispettata durante la fase di produzione. Tutti aspetti fondamentali per i clienti sempre più attenti a questi temi».

Beneficenza

Uno degli aspetti che più colpiscono nella lettura del report è quella dedicata alla beneficenza, una serie di azioni di Sinflex a favore del territorio. «Credo che non si debba mai essere avidi, «Credo che non si debba mai essere avidi, a me fa immenso piacere poter restituire al territorio attraverso sponsorizzazioni o beneficenza» » spiega Lovero che racconta di aver voluto concentrarsi sul mondo dello sport giovanile. Sinflex infatti negli anni è stata sponsor di Biella Rugby, Scuola di Sci Bielmonte, Sporting club Pinerolo, A. P. D. Chiavazzese 75, A. S. D. Bear Wool Volley, Fondazione Funivie di Oropa. Si aggiungono le erogazioni agli “Amici dell’Ospedale di Biella”, alla Croce Rossa, all’unione Veterani dello sport, all’associazione Garden. «Mi piace in particolare ricordare che Sinflex ha fatto parte del gruppo di aziende tessili che hanno realizzato il Manto della Misericordia per la centenaria incoronazione della Madonna di Oropa. Un capitolo a parte è dedicalo all’arte. «Abbiamo contribuito alla realizzazione di eventi colturali legati al lavoro dell’artista biellese Paolo Barichello».

Sinflex ha acquistato la scultura della bicicletta dedicata a Pantani e poi esposta alla Funivia di Oropa, ha donato un’altra opera dedicata allo stesso Pantani e situata a Cossila nel punto in cui al campione cadde la catena della bicicletta. Ha anche finanziato l’opera commissionata dal Cai di Biella al Ghiacciaio del Felix nella valle di Gressoney.

«Faccio un mestiere bellissimo che però richiede impegno e fatica» conclude Lovero «ma le soddisfazioni sono tante. Certo pesa la responsabilità che ho sulle spalle, il fatto che 20 famiglie contano sullo stipendio del loro lavoro in Sinflex. Ma se mi volto indietro e vedo come l’azienda è cresciuta, come si è fatta conoscere e quanto i suoi lavori sono apprezzati, l’entusiasmo ancora une volta va a compensare ogni fatica».

La storia

Sinflex, nata nel 1972, è diventata nel corso del tempo in un vero e proprio laboratori di ricerca dove nascono filati esclusivi e personalizzati per clienti di tutto il mondo. compresi alcuni dei più prestigiosi marchi della moda internazionale

Certificazioni FSC e Ethic-et

Sinflex ha ottenuto le certificazioni FSC e Ethic-et: «Queste ci permettono di dimostrare ai nostri clienti che non solo produciamo filati di alta qualità, ma che lo facciamo nel rispetto dell’ambiente e dei principi etici più elevati» spiega Lovero. Da un anno e mezzo è entrato in funzione l’impianto fotovoltaico da 130 kwh che permette all’azienda di produrre energia elettrica a partire da fonti rinnovabili sfruttando l’energia solare.

«Sinflex ha da tempo attuato una politica di miglioramento dei propri standard di qualità e di riduzione degli impatti ambientali. Per questo abbiamo decisa di fornire un’ampia scelta di articoli, sviluppati a partire da materie prime riciclate, a basso impatto ambientale o provenienti da foreste gestite secondo i principi di sostenibilità fissati dalle norme del Forest Stewardship a Councile.

FSC è un sistema ci certificazione che consente al consumatore finale di riconoscere i prodotti fabbricati con materie prime che provengono da foreste gestite in modo corretto, dal punto di vista ambientale e sociale.

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