
Economia & Società / Biella
Lunedì 30 Giugno 2025
Thindown negli Usa.
Il tessuto di piuma
scommette sulla Nato
Dieci anni. Prosegue l’espansione dell’azienda fondata da Paolo Bodo. Nipi è diventato fornitore ufficiale della Royal Canadian Mounted Police
L’incontro tra l’imprenditore Paolo Bodo e il canadese Ron Reuben, dieci anni fa, ha dato vita a una rivoluzione nel mondo dell’imbottitura tessile di alta gamma con la nascita di Nipi, azienda basata in Abruzzo, ma con il cuore biellese, che ha lanciato il tessuto brevettato Thindown. Questo materiale innovativo è stato scelto da maison prestigiose come Chanel, Hermès, Armani, Cucinelli, Loro Piana e Moncler, e da leader dell’abbigliamento outdoor come Canada Goose e The North Face, oltre a marchi sportivi come Arc’teryx. Ma la sottile imbottitura di piuma, dimostrando una versatilità importante, è stata accolta con favore anche nel mondo della sartoria di eccellenza, grazie alla partnership con il lanificio Vitale Barberis Canonico e con Biella Collezioni.
La collaborazione tra Bodo e Reuben ha trasformato un’idea in un progetto industriale innovativo con una base italiana e in una futura espansione produttiva in Nord America con l’ingresso di un socio americano, Joe Hiess. I primi risultati sono già sulla carta: Nipi fornisce la Royal Canadian Mounted Police (le famose Giubbe Rosse), ha avviato forniture militari in India. E in risposta alle crescenti richieste del mercato l’azienda sta già collaborando con il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, aprendo la strada all’adozione del tessuto da parte della Nato e di altre forze armate.
Thindown supera i limiti tecnici del poliestere, derivato dal petrolio, e della piuma in fiocchi, utilizzabile solo in compartimenti cuciti. Il brevetto consente di trasformare la piuma in un tessuto continuo, amplificandone le proprietà termiche e abbattendo le barriere creative. Grazie alla sua struttura, Thindown non richiede cuciture interne, permettendo maggiore libertà ai designer che possono così creare capi leggeri e performanti, con un impatto ambientale ridotto.
«Nipi ha posto infatti la sostenibilità al centro della sua strategia» spiega Paolo Bodo. «Il processo produttivo non utilizza acqua, riduce le emissioni di CO2 e vanta certificazioni come la Responsible Down Standard, che garantisce il benessere animale e la tracciabilità della filiera, e la Global Recycled Standard, a tutela del riuso e della tracciabilità dei materiali post-consumo».
Fondata nel 2015, l’azienda ha superato le sfide globali, tra cui la pandemia, raggiungendo un fatturato di 6,5 milioni di euro nel 2024. Con un organico snello e collaboratori internazionali, punta ora a un’espansione che prevede un fatturato tra 9 e 10 milioni di euro. Tra i suoi successi annovera anche la collaborazione con Oysho del gruppo Inditex che rappresenta un esempio di come l’innovazione possa essere estesa anche al segmento di mercato medio, senza rinunciare alla qualità.
«La nostra visione è stata quella di creare un marchio globale riconosciuto nel mondo della piuma, e il successo di Thindown ne è la testimonianza. Il tessuto è diventato simbolo di un’imbottitura sostenibile, leggera e innovativa, aprendo una nuova era per l’industria tessile. Performance, estetica e responsabilità ambientale si fondono, dando vita a un prodotto unico che ridefinisce il futuro dell’abbigliamento tecnico e invernale» conclude Paolo Bodo.
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