Una rete per il lusso
Distretti in dialogo
e aziende alleate

Dalla seta alla lana S i chiama “Innovation for luxory” ed è presieduto da Mila Zegna Baruffa il nuovo progetto che mette a sistema le competenze delle imprese

«Con Innovation for Luxory abbiamo scelto di trasformare la competizione in coopetizione: unire forze, esperienze e visioni per fare fronte insieme alle sfide che nessuno può più affrontare da solo». Con queste parole Mila Zegna Baruffa, Ceo di Isa Seta, ha annunciato la nascita di Innovation for Luxury (I4L) di cui è presidente, una nuova rete d’impresa dedicata a rafforzare la competitività dell’industria del lusso italiana attraverso sinergie e collaborazioni.

Il progetto nasce dall’alleanza tra player di primo piano del distretto comasco - Fili di Innovazione - composta oltre a Isa Seta, da Gentili Mosconi, Ostinelli Seta e Open Advisory. All’ambizioso disegno si sono aggiunti da subito gli attori del capoluogo laniero Achille Pinto (che a Gaglianico ha due unità operative, un’orditura e una tessitura e a Vigliano il magazzino filati e l’ufficio di sviluppo creativo) e Quality Biella (specializzata nel controllo tessuti fino all’assistenza post vendita dei capi confezionati) insieme a Magnolab, a sua volta rete di imprese, che ha salutato la nuova alleanza con spirito collaborativo grazie a una filosofia comune e già da tempo sperimentata.

Inoltre, a dare subito respiro internazionale all’iniziativa, è stata l’adesione come primo associato retista, di Malv – Manufacture des Accessoires Louis Vuitton, che conferma l’interesse dei grandi marchi globali verso un modello di innovazione condivisa.

Con un’esperienza tessile partita dal Biellese e dai filati per approdare, nel 2008 ai tessuti serici Mila Zegna Baruffa da 13 anni guida Isa Seta. il gruppo che fa capo a Holding Carisma con sede nella provincia di Monza in Brianza.

«Fili di Innovazione nasce dallo stimolo di un cliente comune, Malv appunto, con cui lavorano anche Gentili Mosconi e Ostinelli. Da tre competitor siamo diventati anche tre soci e abbiamo così capito che mettendo le nostre aziende a sistema si potevano sviluppare delle soluzioni trasversali e scalabili soprattutto per rispondere alle esigenze dei brand del lusso. La rete I4L nasce per le molteplici esigenze comuni sia nel distretto comasco che in quello biellese, infondo siamo tutti interconnessi» spiega l’imprenditrice.

La società intende affrontare sfide cruciali: margini sotto pressione, consegne sempre più veloci, necessità di garantire sostenibilità e tracciabilità e urgenza di un cambio culturale che superi i confini delle singole imprese soprattutto attraverso la condivisione di expertise, di conoscenze e capacità distribuite lungo la filiera.

Tre i pilastri strategici: efficienza operativa, per ottimizzare processi e ridurre sprechi; tecnologia e digitalizzazione, con blockchain e intelligenza artificiale per integrare i sistemi e garantire trasparenza; valorizzazione delle persone, con programmi di formazione manageriale e percorsi tecnici promossi da Academy Fili, Scuole dei Mestieri di Elis e Distretto Italia.

Il sostegno dei brand del lusso non è solo simbolico. Jean-Marie Tizon, direttore attività industriali Louis Vuitton Italia, ha sottolineato in proposito che «Soli si va più veloce, insieme si va più lontano. Questo progetto aiuterà il settore a prepararsi alle sfide del futuro».

L’iniziativa è dunque già operativa e ha debuttato anche on line con una propria home page la settimana scorsa. I primi Proof of Concept (PoC) hanno dato risultati tangibili partendo dai problemi reali delle aziende, testando soluzioni, misurando benefici e scalabilità ciò che funziona. Isa Seta ha ripensato la gestione degli ordini con automazione e computer vision, riducendo tempi ed errori. Ostinelli Seta ha avviato un progetto per aumentare la trasparenza della supply chain con dashboard condivise. Gentili Mosconi sta considerando sistemi di visione e algoritmi di AI per individuare difetti invisibili all’occhio umano, riducendo rilavorazioni e sprechi. Nei prossimi mesi, la Rete avvierà nuove progettualità in ambito tracciabilità, estenderà i Proof of Concept già validati e attiverà percorsi strutturati di formazione e assessment con l’obiettivo di allargare la partecipazione, aggregando un numero crescente di imprese del lusso, anche oltre la filiera tessile che vogliono collaborare in una logica di innovazione condivisa.

Oltre alla sperimentazione tecnologica e ai servizi trasversali la rete, inoltre, potrà intercettare strumenti di finanza agevolata e iniziative innovative come i Basket Bond.

Come ha ricordato Francesco Gentili, presidente di Gentili Mosconi, salvaguardare il futuro del distretto e la competitività del lusso italiano significa fare squadra e l’auspicio è che l’esempio di I4L diventi il modello innovativo, sostenibile ed efficiente, capace di consolidare il ruolo del Made in Italy come eccellenza industriale e culturale.

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