Profumi ed essenze che incantano
nel libro di Nicoletta Ramella Pezza

Il mondo della botanica nasconde sorprendenti segreti e accompagna i sensi in un viaggio infinito di meraviglia e di inaspettati ricordi. «Ci si potrà stupire che il profumo di viola si estragga dalle foglie e non dai fiori, che l’odore dell’iris provenga dal suo rizoma, che il patchouli non sia un legno ma una foglia, che la fava tonka, dal delicato ma intenso sentore di tabacco e caramello, provenga dalla Dypterix Odorata, un imponente albero tropicale», spiega Nicoletta Ramella Pezza che debutta con il suo libro “La botanica dei profumi” per raccontare un mondo fatto di mille sfumature e altrettante narrazioni che rimandano a personaggi ed eventi della storia dell’uomo, dalla mitologia a oggi.

La settimana scorsa il volume, illustrato da Gaia Cairo e pubblicato da Guido Tommasi Editore. è stato presentato in anteprima a Genova, per Yacht&Gardens, nell’incontro “il Mediterraneo in un profumo”. Il 5 giugno, invece sarà il Garden Club, in occasione della serata di chiusura delle attività invernali 2024, a ospitare l’autrice al Circolo Sociale.

«La mia gratitudine va prima di tutto proprio al Garden Club che mi ha spalancato la finestra sul mondo botanico trasmettendomi un grande amore verso le piante profumate» spiega Ramella Pezza. «E a Laura Bosetti Tonatto, “naso” conosciuto in tutto il mondo, capace di distinguere 3 mila odori diversi. Con lei ho imparato tantissimo e anche che l’olfatto si può esercitare. C’è un universo palese nel fiore, nascosto dai semi alle foglie. E ci sono storie bellissime che si legano a questi argomenti. È vero che la chimica fa la sua parte ma ci sono unicità naturali inimitabili anche a seconda di dove la materia prima viene coltivata: il clima, la terra, il sole, un universo naturale che è fonte inesauribile d’ispirazione per ogni creatore di profumi e che racchiude in sé l’inesprimibile magia delle essenze e di ogni melange ben riuscito». La ricerca che si sviluppa fra le pagine del libro, mette in luce quanto il legame profondo tra il profumo e l’umanità possa diventare testimonianza di eventi, passaggi e vite straordinarie, percorse nel segno della creatività o travolte dal vento della storia.

«Fin dai tempi più antichi le essenze hanno scandito i momenti fondamentali della nostra esistenza, e questo aspetto mi ha subito incuriosita e altrettanto affascinata. Principesse, regine, duchesse avevano i loro profumieri personali. La moglie di Napoleone, condivise la passione della violetta con Eleonora Duse. Alle incoronazioni dei reali britannici, corrisponde un profumo diverso; Cortes, grande esploratore, portò la vaniglia a Luigi XIV dal Madagascar che se ne innamorò; Cosimo De Medici andava pazzo per il gelsomino. Dai sacerdoti con i riti sacri a Coco Chanel che chiese a Ernest Beaux, profumiere degli Zar di Russia “un profumo emblema della femminilità” e scelse fra i 10 campioni il “numero 5” fino ai re sauditi che coltivano nel loro giardino la Rosa di Taif. Del fiore, che sopporta 50 gradi di giorno e 20 di notte, ne vengono raccolti 16 chili di petali ogni anno che valgono 60 mila euro al chilo. E il profumo che se ne ricava è un privilegio di pochi».

Da qui è nato il libro che esplora natura e storia al contempo. «Il lavoro di ricerca è stato entusiasmante, meno facile è stata l’impresa di rendere con la parola scritta le emozioni che dà un’essenza. Se ci pensiamo ognuno di noi ha una memoria olfattiva che si risveglia e ci sorprende a seconda dei profumi e degli odori in cui ci imbattiamo che rimandano a una persona cara, a un momento speciale. L’olfatto è un senso intimo, risiede nell’ipotalamo quindi nel nostro cervello, un dono singolare e unico quasi quanto le impronte digitali».

Come un giardino ben studiato non può non tenere conto del paesaggio che lo circonda, così una creazione profumata non può non tenere conto delle materie prime di cui è composta. C’è tutto questo e tante altre curiosità nel libro di Nicoletta Ramella Pezza che spazia fra botanica, mitologia, storia, religione, esplorazioni e ricerche non ancora terminate, nascoste tra i petali o nel patrimonio nascosto di semi, rizomi e radici.

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