Raddoppio Trossi: ancora dubbi del centrodestra

Entro mercoledì attesa la decisione

Il mini (considerato che interesserà un tratto di soli 1.700 metri) ampliamento della strada Trossi è diventato un caso politico, al di là della lunghezza dell’opera pubblica, che interesserà solo 1.700 metri della strada provinciale che collega Biella a Vercelli. La decisione finale sul fatto che l’intervento andrà in poto o meno arriverà solo mercoledì prossimo, giorno in cui si riunirà il consiglio provinciale per votare il bilancio e, in caso di via libera alla messa in sicurezza della Trossi, anche un emendamento per inserire il mutuo da 6,9 milioni di euro necessario per finanzia- re la strada.

La scorsa settimana il presidente della Provincia Emanuele Ramella Pralungo, grande soste- nitore dell’opera che considera propedeutica a un miglioramento dei collegamenti di Biella verso l’autostrada Torino-Milano, ha svolto, come promesso, gli approfondimenti che era- no stati richiesti dai consiglieri del centrodestra, che in consiglio detengono la maggioranza. Superato lo scoglio della nuova rotonda da realizzare, per via della quale si temeva di non avere lo spazio per mantenere su tutto il tratto la doppia corsia, dopo l’incontro con i frontisti, rassicurati sul fatto che gli espropri saranno minimi e non riguarderanno in alcun modo i parcheggi davanti alle loro attività, si pensava che tutti i principali ostacoli verso l’approvazione dell’opera fossero stati rimossi. Invece i tre gruppi del centrodestra, che ieri sera si sono ancora incontrati per decidere come votare, non sembrano ancora del tutto convinti. Le perplessità riguardano il fatto che nel mutuo da 6,9 milioni che sarà acceso dal- la Provincia per finanziare l’opera, c’è anche una parte, per 1,2 milioni, a carico di Gaglianico per opere che interessano il Comune, che restituirà poi questi soldi. Si vorrebbe evitare di creare un precedente aprendo la strada a tutti gli altri Comuni che potrebbero così chiedere alla Provincia di fare loro da banca per finanziare i loro interventi.

Il centrosinistra ha intanto depositato l’emendamento per inserire a bilancio il costo dell’opera, così come anche il consigliere civico di “Biella al centro” Federico Maio. Il centrodestra invece, a poche ore dalla scadenza (fissata per la mezzanotte di ieri), nella sera di ieri non lo aveva ancora fatto.

A questo punto cosa potrebbe capitare? Nulla vieta che, se entro mercoledì prossimo sarà trovato un accordo, il centrodestra possa aderire ad uno degli emendamenti proposti, magari chiedendo di modificarlo togliendo dall’importo complessivo la somma dovuta dal comune di Gaglianico che, a quel punto, dovrebbe poi chiedere autonomamente un finanziamento a una banca.Se invece la rottura fosse definitiva, tutto il consiglio provinciale voterà per il bilancio 2024, ma gli emendamenti proposti dalle minoranze saranno bocciati.

Non è comunque da escludere che entro la prossima settimana, prima che si riunisca il consiglio provinciale, non si arrivi a un voto favorevole senza condizioni, anche per non creare una frattura politica tra i vari schieramenti che hanno inaugurato, con l’elezione del nuovo presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, un patto di cui uno dei principali sottoscrittori, insieme al deputato di Fratelli d’Italia Andrea Delmastro, è stato proprio il presidente della Provincia Ramella Pralungo. L’opera in questione, seppure con un costo proliferato a causa della forte inflazione dei mesi scorsi, non rappresenta un intervento di dimensioni rilevanti ed è tutto all’interno del comune di Gaglianico. Farla saltare potrebbe quindi essere la conseguenza di un calcolo politico a pochi mesi dalle nuove elezioni, ma avrebbe ripercussioni sullo stesso piano, con il possibile affondamento delle due nomine (attualmente in so- speso) proprio nell’organo di indirizzo della Fondazione, che, stando ai ben informati, dovrebbero essere ambedue appannaggio del centrodestra.

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