Devoto Cammino - 4ª macro tappa. Da Belmonte al Sacro Monte di Crea

Dal Santuario di Oropa al Sacro Monte di Belmonte, in Canavese, si sviluppa la quarta macro-tappa del Devoto Cammino. La lunghezza è di 137 km, con una possibile divisione in 5 tappe: Lanzo Torinese, Venaria Reale, Superga, Cocconato, Crea.
Il percorso è lungo e ha una sua logica divisione in corrispondenza dell’attraversamento di Torino. La prima parte attraversa il Canavese meridionale, la seconda cavalca le colline del Po e del Monferrato.
Il paesaggio di questo tratto del Devoto Cammino è magnifico per i versanti dei colli ricoperti di viti, per le cime delle colline rese evidenti dai tanti campanili dei paesi circostanti e, nei giorni di bel tempo e atmosfera tersa, per il panorama della catena alpina che li circonda.

Da Belmonte a Lanzo Torinese
La prima parte, fino a Lanzo Torinese, ha saliscendi importanti ma contenuti, in gran parte su stradine asfaltate ma tranquille. La salita più impegnativa ci porta all’oratorio della Madonna della Neve, tra Forno Canavese e Corio. La discesa verso Lanzo Torinese dalla Forcola ci apre lo sguardo verso le ampie valli dello Stura e verso le Alpi Graie.
Lanzo Torinese è la classica cittadina “al piè del monte” che, pur collegata direttamente alla pianura, presenta già una atmosfera di montagna per il paesaggio d’intorno formato dalle Alpi Graie. Dà il nome alle tre valli che qui in pratica si congiungono e che localmente prendono il nome di Val Grande, di Ala e di Viù. E’ collegata dalla ferrovia con Torino e per questo divenne nell’Ottocento meta di villeggiatura, ma anche sede di industrie meccaniche, tessili e cartarie.

Da Lanzo a Torino
Si lascia Lanzo con lo spettacolare passaggio sul Ponte del Diavolo. Edificato nel 1378 per collegare Lanzo e le sue valli con Torino, ha un aspetto monumentale grazie ad una lunghezza di 65 metri e un’altezza sull’acqua di oltre 15 metri.
A questo punto il Devoto Cammino si appoggia all’altopiano morenico di destra del fiume Stura, con percorsi che attraversano la Corona Verde, la cintura naturale che circonda la città di Torino. Si arriva in questo modo all’ingresso nord del Parco Naturale La Mandria che anticipa la “Corona di Delizie” delle Residenze Reali sabaude.
Il parco è una grande area ambientale in cui vivono liberamente diverse specie di animali selvatici e che conserva un significativo patrimonio forestale. E’ circondato e protetto da un muro lungo oltre 30 km voluto da Vittorio Emanuele II, che ne fa il parco recintato più grande d’Italia. Ha una superfice di 68 chilometri quadrati, di cui 18 liberamente aperti.

Da Torino a Superga
Il nostro percorso esce dalla Mandria, trovando subito i giardini della Reggia di Venaria Reale, la più importante delle Residenze Sabaude, sito Unesco dal 1997. Con oltre un milione di visitatori all’anno, risulta il settimo sito museale statale più visitato in Italia.
La Reggia fu progettata nel 1658 dall'architetto Amedeo di Castellamonte su commissione del duca Carlo Emanuele II che intendeva farne la base per le sue battute di caccia. Dal 2007 tutto il complesso è visitabile e vi si tengono con regolarità grandi mostre ed eventi.
Il Devoto Cammino, giunto alla Venaria Reale, pone di fatto il viaggiatore alle porte di Torino. Può lasciare la città alla sua destra, percorrendo piste ciclo-pedonali che seguono le sponde dello Stura, del Po e della Dora Riparia, per poi salire a Superga. Ma può anche concedersi il lusso di attraversare la città con un percorso di straordinaria qualità storica e architettonica, passando per il Santuario della Consolata e raggiungendo il centro storico che fa perno su Piazza Castello. L’arrivo al Po e la salita a Superga sarà il faticoso ma giusto compendio all’esaltante giornata.

Da Superga a Crea
La costruzione della Basilica di Superga, su progetto del celebre architetto Filippo Juvarra, si deve a re Vittorio Amedeo di Savoia, che la volle come ringraziamento alla Madonna, dopo aver sconfitto i francesi nel 1706. Con la Sacra di San Michele, la basilica di Superga è uno dei monumenti simbolo del Piemonte, visibile da buona parte della pianura.
Da qui il Devoto Cammino segue il tracciato SVC Superga-Vezzolano-Crea, pensato e percorso per la prima volta nel 1990 da Cesare Triveri, socio del Cai di Casale Monferrato. E’ un magnifico susseguirsi di saliscendi tra i paesi della collina del Po e del Basso Monferrato, che deve concedersi una meritata sosta all’Abbazia di Santa Maria di Vezzolano presso Albugnano, risalente all’XI secolo. Da ammirare la ricchezza artistica della facciata della chiesa, il suo interno diviso dal pontile, la sala capitolare e il chiostro, dove si trova uno dei più interessanti cicli pittorici del Trecento piemontese.
Gli altri paesi importanti dove si passa sono Sciolze, Cinzano, Cocconato, Murisengo e Villadeati. Arrivati a Ponzano Monferrato si è al cospetto di Crea.

Crea
Il Sacro Monte di Crea è situato su un colle tra i più elevati del Basso Monferrato, e il percorso devozionale si snoda dal Santuario verso la sua cima, immerso in un fitto bosco di latifoglie miste.
Crea è luogo di culto dal IV secolo, quando Sant’Eusebio Vescovo di Vercelli, come racconta la tradizione, portò qui un’immagine della Vergine, poi sostituita da una statua del XIII secolo.
Il Sacro Monte comprende oggi 23 cappelle realizzate in due diverse fasi costruttive, tra ’500 e ’800. Alla più antica, caratterizzata da gruppi scultorei e affreschi particolarmente raffinati, lavorarono importanti artisti, quali Guglielmo Caccia detto il Moncalvo, Michele Prestinari e suo figlio Cristoforo, i fratelli Jean e Nicolas de Wespin detti i Tabacchetti, Giorgio Alberini.
Il paesaggio circostante è visibile da aperture fra gli alberi e, soprattutto, dalla vetta del colle dove è posizionata la cappella del Paradiso, artisticamente la più importante del percorso devozionale.

Nella prossima puntata:
Dal Sacro Monte di Crea (Al) al Sacro Monte di Orta, quinta macro-tappa del Devoto Cammino. La lunghezza è di 135 km, con una possibile divisione in 6 tappe Trino Vercellese, Vercelli, Novara, Momo, Cureggio, Orta.
Il volume “Il Devoto Cammino dei Sacri Monti”, di Franco Grosso e Renata Lodari, ediz. National Geographic/Libreria Geografica si può trovare nelle librerie, o potete richiederlo a [email protected]

Gerard Chretien, il primo pellegrino commenta
Nel mio viaggio noto che la Vergine Maria è sempre oggetto di una devozione particolarmente calorosa, quasi filiale. A Crea sono rimasto molto colpito dalla cappella del Paradiso, è una profusione di sculture. Il paesaggio che si vede da quella collina del Monferrato e molto ampio e piacevole. Il santuario è bellissimo e ho avuto la fortuna di dormire lì.
Vengo rapito dalla bellezza dei paesaggi, dai sorrisi delle persone che incontro, dalla gentilezza di chi ti riceve e ti ospita. E anche se a volte arriva un po’ di scoraggiamento, ho scoperto che la Provvidenza viene sempre in tuo soccorso, e rende leggeri i miei passi.

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