Valdilana, Biellese orientale. FestiVALdilana, il coraggio di una comunità

Si sono chiusi domenica scorsa gli eventi del programma FestiVALdilana, organizzato nel Comune che dal 2019 unisce Mosso, Soprana, Trivero e Valle Mosso. Un programma importante, con oltre cinquanta iniziative in due mesi che hanno visto la presenza di duemila e più persone, molte delle quali giunte da altri paesi.

Dignità e bene comune
Il risultato più rilevante è stato quello di aver dato al territorio di Valdilana una dignità d’insieme non prevedibile nella fase di ideazione del programma. Una dignità che si è subito espressa nel coraggio di procedere nonostante cambiassero di continuo, non per loro scelta, le condizioni nelle quali gli organizzatori si sono trovati ad operare.
Ma per fortuna c’è stato un forte accordo tra le diverse associazioni impegnate, i gruppi, gli amministratori e i funzionari di Valdilana per superare le difficoltà e procedere giorno per giorno.
Alla fine si può sicuramente dire che il FestiVALdilana 2021 ha cominciato a creare quel senso di “bene comune” che stava alla base del progetto di fusione. Con il vantaggio che ogni “municipalità” - cosi vengono chiamati ora gli antichi presidi comunali – può lavorare ancora meglio con le proprie radici.

Regole rispettate
Il programma comprendeva iniziative che spaziavano dagli spettacoli di vario genere - teatro, musica, danza – alle escursioni con spettacoli e prodotti locali, dalle serate di cinema all’aperto a occasioni culturali con mostre e conferenze. Il tutto sapientemente distribuito sul territorio comunale, compresa l’alta Valsessera, dove il 22 agosto sono arrivate a piedi e in bici un migliaio di persone per la tradizionale polenta concia del CAI di Mosso all’Alpe Artignaga.
Oltre alla complicazione delle regole antiCovid - peraltro sempre rispettate - che limitavano i numeri oltre a creare preoccupazioni, a luglio si è messo di mezzo anche il cattivo tempo che ha fatto annullare un paio di escursioni nella zona dell’Oasi Zegna e rimandare altre iniziative, come quelle di Soprana, per fortuna recuperate in extremis nel primo week end di settembre.

La ruota gira…
Alla passeggiata nelle Rive Rosse di sabato scorso hanno partecipato una trentina di persone. Grazie ad una corretta promozione, un terzo di loro erano sopranesi, un altro terzo proveniva dagli altri centri di Valdilana e il rimanente da fuori zona e oltre provincia.
Tutti hanno potuto camminare nella zona naturalistica delle Rive Rosse, che molti non conoscevano, fino ad arrivare al Rifugio La Sella per gustarsi la prima merenda e un intermezzo di danza moderna proposto da Arianna Quartesan e da Jessica Minero Re. E’ seguita la discesa tra le frazioni di Soprana per tornare al Mulino Susta, da dove si era partiti. All’arrivo ci attendeva una seconda merenda, con la musica di Max Bove e il mulino in funzione. L’acqua faceva girare la grande ruota e la farina nuova usciva dalle macine: un emozionante viaggio nel tempo per ritrovare quel senso di comunità del quale si parlava prima.
Le altre escursioni, sempre condite con cibo locale, musica e danze, si sono svolte tra Mosso e Valle Mosso, con il passaggio all’Aula Verde della Cascina Aunei e l’arrivo al Parco Reda di Valle Mosso. Qui ci attendeva la Banda Musicale di Crocemosso, con un piacevole concerto proposto nell’ambito della Festa Patronale di Valle Mosso.
Al Santuario della Brughiera di Trivero è stato presentato l’artistico e innovativo Musicammino, percorso di cinque chilometri dove si possono vedere le sculture di Max Bove e ascoltare le sue musiche, grazie ai QRcode presenti in ogni installazione.

Cultura e spettacolo
Nel programma di FestiVALdilana non poteva mancare la cultura, data la presenza nel territorio di importanti associazioni e iniziative. Il DocBi alla Fabbrica della Ruota, Casa Zegna a Trivero, l’Opera Pia Sella e Casa Regis a Mosso hanno proposto mostre di vario genere che stanno continuando nelle domeniche fino a ottobre. A Mosso si sono svolte conferenze con importanti ospiti nell’ambito dei Venerdì Letterali della Finestra sull’Arte.
Vera e apprezzata novità è stato il cinema all’aperto nel grande padiglione della Pro Loco di Crocemosso. La scommessa dell’associazione culturale Il Prisma di Trivero, che non poteva pienamente utilizzare il Teatro Giletti per i noti motivi, è stata un atto di coraggio al quale va reso merito.
Lo stesso spazio coperto e panoramico di Crocemosso ha ospitato gli spettacoli “Royal Party Band” e “Mentre Tutto Scorre” proposti dal gruppo di Arianna Quartesan, mentre lo show “70ottanta storie” della Compagnia Carovana, rinviato domenica 11 luglio per la fortunata concomitanza con gli Europei di calcio, è stato presentato domenica scorsa al Rifugio La Sella di Baltigati.
Altri spettacoli di grande qualità sono stati proposti a Casa Zegna e al Mulino Susta da Storie di Piazza nell’ambito delle iniziative della Rete Museale Biellese. Ma la ciliegina sulla torta del FestiVALdilana è stata l’arrivo di Teatrando.

RidonDante?
A dispetto del titolo ad effetto, la presenza di Teatrando al Parco Reda di Valle Mosso è stata coinvolgente, elegante e culturalmente appagante, più che ridondante. Il tema non era facile, praticamente obbligato dalla ricorrenza dantesca, ma come al solito Paolo Zanone e compagnia lo hanno svolto con sottile ironia e grande capacità di attualizzazione.
Come sempre succede dove Teatrando va a calare le sue presenze, l’evento teatrale coglie e valorizza gli elementi del luogo. Anche in questo caso il contenitore non è stato solo un fondale scenico ma è diventato parte integrante dello spettacolo. Tutti, a cominciare dagli abitanti di Valdilana, hanno potuto scoprire e conoscere il grande lavoro svolto dal gruppo di volontari guidato da Marco Carravieri che da anni si danno da fare per recuperare il grande giardino pubblico, creato negli anni tra le due guerre dalla famiglia Botto Poala. E’ auspicabile che l’ottimo successo, manifestato sia dai teatranti che dagli ospitanti, porti a ripetere l’esperienza.

Un bilancio positivo
La principale difficoltà riscontrata nell’organizzazione del FestiVALdilana è stata quella di garantire le risorse a copertura dell’impegno. E’ corretto dire subito che i principali sostenitori sono stati gli stessi spettatori e fruitori degli eventi, ai quali veniva richiesto un giusto costo di partecipazione.
Al fondamentale contributo del Comune di Valdilana si sono unite poi alcune sponsorizzazioni di imprese, di persone sensibili e il supporto di istituzioni come l’ATL Biella-Valsesia-Vercelli. Ma basilare è stato lavoro non retribuito di operatori, professionisti e soprattutto di volontari, senza contare l’aiuto economico delle stesse associazioni coinvolte.
Va però evidenziato che il successo del FestiVALdilana è da iscrivere al ruolo di coordinamento svolto molto bene dall’associazione Atelier, laboratorio delle buone idee di Ponzone Biellese. Da qui è partita la proposta, subito raccolta dall’amministrazione comunale.
Bilancio quindi più che positivo per questa prima edizione, nella speranza che la manifestazione abbia dato l’avvio a quel processo di rigenerazione del territorio che tutti auspichiamo per chiudere, nel migliore dei modi, questo tribolato periodo della nostra storia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA