«Abuso di antibiotici: avanti così e tra 25 anni saranno inefficaci»

Senza questi farmaci si stimano 10 milioni di decessi all’anno. L’Ordine dei medici ha avviato una campagna informativa nelle scuole

C’è un problema emergente di cui non tutti sono consapevoli: l’utilizzo improprio degli antibiotici può portare a uno scenario drammatico, nell’arco di un orizzonte temporale non molto esteso. Lo spiega Franco Ferrero, presidente dell’Ordine dei medici di Biella: «Un ricorso a questi farmaci eccessivo e non consono ha determinato nel tempo l’insorgenza dell’antibiotico-resistenza. È un fatto che preoccupa anche la comunità internazionale, perché una commissione di esperti ha ipotizzato che, se questi farmaci non dovessero essere più efficaci, nel 2050 potrebbero verificarsi 10 milioni di decessi all’anno. La causa sarebbe da rintracciare nelle malattie infettive batteriche non più curabili».

La scoperta degli antibiotici, ha spiegato Ferrero, è stato uno dei fattori determinanti per migliorare la salute mondiale. Ma l’uso improprio che si è instaurato – soprattutto negli ultimi 50 anni – ha generato una pressione selettiva sui batteri, favorendo la selezione di ceppi resistenti: è questo che rende inefficaci alcuni antibiotici. E le conseguenze sono gravi: vanno dall’aumento del rischio infettivo nelle procedure mediche complesse alla difficoltà di controllo anche delle infezioni comuni.

«Per questo è importante cambiare i nostri modelli di comportamento nell’ambito della gestione della salute delle persone, degli animali e delle piante, secondo il concetto che viene denominato “One health”» ha detto Ferrero, che ieri con Anna Nelva, consigliera dell’Ordine dei medici, e Linda Scebba, insegnante dell’istituto Eugenio Bona di Biella, ha presentato il progetto che coinvolge le scuole superiori della provincia.

«È essenziale sviluppare la consapevolezza all’uso corretto di questi farmaci, sia tra la classe medica e odontoiatrica, sia tra i giovani. Per quanto riguarda il primo caso, si è svolta il 1 febbraio un’iniziativa formativa rivolta ai medici, in collaborazione con Roberto Mattina, ordinario di Microbiologia all’Università degli Studi di Milano, autore di pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali».

Per quanto riguarda invece i giovani, prenderà avvio giovedì il progetto pilota “E se le medicine non funzionassero più?”, sempre organizzato in collaborazione con Roberto Mattina.

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