
I dieci anni della residenza per malati di alzheimer
A Mongrando benedizione e convegno per celebrare la residenza Capellaro del Cerino Zegna
È stata celebrato oggi, sabato 11 ottobre, a Mongrando il decennale della residenza per malati di alzheimer Ines e Piera Capallaro. All’interno del giardino ritrovato, all’esterno della struttura, il parroco di Mongrando don Stefano Vaudano ha ricordato la posa della prima pietra appunto nel 2015 e l’inaugurazione nel 2018. Padre Fabio De Lorenzo, responsabile della Pastorale della Salute, ha evidenziato «l’importanza dell’inclusione verso il prossimo» e ha espresso «gratitudine per chi assiste i malati».
Dopo le preghiere e la benedizione, ci è spostati al polivalente di Mongrando, dove la direttrice generale del Cerino Zegna Paola Garbella, ha ripercorso la storia di una struttura «capace di dare un conforto ai malati e alle loro famiglie», mentre il sindaco Michele Teagno ha evidenziato di essere «onorato di avere una simile struttura a Mongrando, che oltre ad essere un luogo di cura regala anche un’immagine positiva al paese».
La consigliera regionale Elena Rocchi, presente con il collega Davide Zappalà, ha citato San Pier Giorgio Frassati, quando ha detto che «vivere senza un territorio per cui combattere non è vivere, è vivacchiare».
Il direttore amministrativo dell’Asl Biella Paolo Garavana ha riempito di elogi la residenza Capellaro: «Per lavoro ho visitato centinaia di strutture in tanti posti, ma un impianto così non è facile da trovare. Ogni angolo è stato studiato, in modo che gli ospiti - che hanno bisogno di cura e attenzioni particolari - possano trovare conforto».
Il presidente della Fondazione Crb Michele Colombo ha puntato sull’importanza della parola cura, sottolineando di trovarsi «in un posto in cui la cura è davvero al centro di tutto», mentre Franco Ferlisi, presidente di Ama Biella (l’associazione che si occupa dei malati di alzheimer) ha evidenziato come «un tempo quando si pensava all’alzheimer c’era solo disperazione. Ma oggi non è più così e il merito è anche di strutture come questa, che consentono di portare avanti dei percorsi di sollievo e cura».
A seguire si è svolto un convegno: la responsabile delle attività non farmacologiche delle terapie occupazionali Monica Tolosi, con i medici Michele Maffeo e Sara Pretti, ha illustrato i servizi residenziali, che prevedono 10 posti letto Rsa, 20 posti letto Ndct-Ndc (Nucleo decadimento cognitivo temporaneo); e i servizi semi residenziali, che prevedono 20 posti per il centro diurno per decadimento cognitivo integrato.
Infine, l’aperitivo a cura dell’associazione Diversamente chef e la musica dell’Rsa band (Rit,o suoni e allegria) ha concluso la giornata.
Tutte le foto della giornata a Mongrando
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