
La raccolta per il Banco farmaceutico
Da martedì 4 a lunedì 10 febbraio è in programma la nuova edizione delle Giornate dedicate all’acquisto di medicinali per chi vive una condizione di povertà sanitaria
La povertà sanitaria in Italia è in aumento: 7 persone su mille (per un totale di 463.176) si trovano in questa condizione, con un incremento dell’8,43% rispetto al 2023. Lo segnala l’Osservatorio povertà della Fondazione Banco Farmaceutico in relazione a una serie di dati evidenziati anche dalle Ricerche Istat e Caritas.
«Il Biellese purtroppo non è un’eccezione» afferma Andrea Servo, delegato territoriale del Banco Farmaceutico, «e anche se non disponiamo di dati specifici relativi alla nostra provincia, sappiamo che è in aumento il numero di persone in difficoltà economica che fatica a curarsi o rinuncia del tutto a farlo».
Per questo esistono, ormai da 25 edizioni, le Giornate di raccolta del farmaco, che quest’anno sono in programma da martedì 4 a lunedì 10 febbraio.
Nel Biellese sono 40 le farmacie aderenti. «In ogni punto vendita verrà allestito un corner in cui saranno esposti i medicinali da banco che possono essere acquistati dai clienti della farmacia per partecipare alla raccolta» spiega Andrea Servo. «Al termine della settimana le confezioni saranno consegnate agli enti assistenziali beneficiari della raccolta».
Sono dieci le realtà solidali biellesi destinatarie dell’iniziativa, che provvederanno a distribuire le confezioni alle persone in difficoltà. «La raccolta rappresenta un buon esempio di sinergia tra enti, volontari e farmacisti, perché per ottimizzare le risposte al fabbisogno di medicinali le associazioni che distribuiranno i prodotti indicano in anticipo ciò che serve ai loro assistiti. Si tratta di farmaci per i quali non è prevista la ricetta, e che non vengono rimborsati dal sistema sanitario nazionale. L’obiettivo è far fronte agli effettivi bisogni delle persone: i farmacisti aderenti quindi selezionano i prodotti e chi, tra i clienti, decide di partecipare alla raccolta, può scegliere tra i farmaci indicati».
Servono in particolare medicinali pediatrici, antinfluenzali, analgesici, decongestionanti nasali, antifebbrili, antistaminici, farmaci ginecologici, preparati per la tosse e per i disturbi gastrointestinali, antinfiammatori e disinfettanti. Gli scontrini, precisa Andrea Servo, sono deducibili. «I farmacisti, da parte loro, versano al Banco Farmaceutico una quota di adesione – a discrezione, a partire da un minimo di 150 euro– per partecipare alle spese di promozione sostenute dal Banco. L’idea» dice Servo «è che il farmacista non guadagni nulla dalla vendita benefica, ma partecipi all’iniziativa solidale».
Sabato 8 febbraio per tutta la giornata nelle 40 farmacie saranno presenti alcuni volontari che avranno il compito di spiegare il senso dell’iniziativa. «A questo proposito ringraziamo l’Associazione Nazionale Carabinieri e il Rotaract Club perché da anni partecipano con i loro soci».
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