Matteo e il sogno che si avvera: andrà a vivere da solo

Il presidente dell’Anffas Vito Catania: «È un grande tifoso di calcio e della Juventus»

Allenare una squadra di calcio, seguire la Juventus e vivere in autonomia. Sono questi i sogni di Matteo Manavella, che presto potrà realizzare il proprio percorso di indipendenza grazie a un progetto personalizzato legato alla “legge 112”, realizzato da Anffas e dai servizi sociali del territorio.

A spiegare il percorso di Matteo è Vito Catania, psicologo di Anffas: «È stata fatta una valutazione multidimensionale, che tenesse conto dei suoi desideri e delle concrete possibilità di realizzazione della sua indipendenza dalla famiglia, nell’ottica di una visione del tema del “Dopo di noi”. È stato redatto un piano condiviso con Matteo, i familiari e i servizi sociali, possibile grazie al finanziamento della Regione. Matteo potrà, attraverso adeguati supporti, vivere una vita fuori dal contesto familiare: prendere l’autobus, recarsi nei negozi, frequentare una palestra o un’associazione di volontariato».

Aggiunge Catania: «La sua grande passione è lo sport, il calcio e la Juve. Segue sia la squadra maschile sia quella femminile. Gli piacerebbe allenare e stare in mezzo a chi fa sport». Catania ribadisce la filosofia di Anffas: «Uscire dagli istituti e dagli spazi protetti delle comunità. E vivere in un contesto di autonomia dalle famiglie. Sono necessarie mediazioni e reti sociali, ma è possibile, anche per persone con disabilità. Ieri per Gianna, oggi per Matteo, domani per altri ragazzi».

Ivo Manavalla, referente di Anffas provinciale e padre di Matteo: «Pensare al progetto di vita del proprio figlio ha complicazioni psicologiche e affettive che non avevo previsto, ma l’aspirazione che Matteo possa fare ciò che più desidera nella vita e che questo non debba passare solo per i sacrifici della famiglia (prevalentemente della mamma) dà sollievo».

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