Vaccini per i viaggi, all’Asl è boom di richieste

Una lettrice ad agosto parte per il Madagascar, ma la richiesta di vaccino per la febbre gialla, fatta a giugno, ha avuto una risposta deludente: c’è posto a settembre. Le indicazioni del direttore Mones

Partenza per il Madagascar l’8 agosto. Prenotazione del viaggio completata a inizio giugno. «Ma in questi due mesi l’Asl non riesce a somministrarci la vaccinazione per la febbre gialla che è richiesta per il nostro viaggio». La segnalazione è di una lettrice, che ha tentato di prenotare l’immunizzazione che le è stata consigliata, ma senza successo: «La prima data utile che dopo diversi tentativi mi è stata proposta è settembre, quando le mie vacanze in Madagascar saranno quasi dimenticate». La lettrice racconta di essersi rivolta anche alle Asl di Vercelli e di Novara, ma senza successo: le vaccinazioni per i viaggi sono molto richieste e le aziende sanitarie scelgono di gestire in prima (e spesso unica) battuta quelle che riguardano i residenti nel territorio di competenza.

La risposta dell’Asl: bisogna
pianificare con il medico

La replica dell’Asl può sorprendere chi immagina sia sufficiente seguire le raccomandazioni che si trovano su internet o che vengono suggerite dalle agenzie di viaggi. La questione è molto più complessa, come spiega Damiano Mones, direttore del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’Asl di Biella: «Consiglio di prenotare un consulto medico con i nostri ambulatori quando si ha anche soltanto una vaga idea di viaggiare in un luogo del mondo in cui sono diffuse malattie per le quali sarebbe meglio prevedere una vaccinazione». Sul sito dell’Asl il suggerimento è di iniziare a informarsi sei mesi prima della partenza, ma è più prudente approfondire le proprie condizioni di salute e la situazione del Paese che si vuole raggiungere ben prima di procedere con la prenotazione del viaggio.

Il boom di richieste

Dopo il Covid la spinta a viaggiare in località esotiche o comunque in cui sono consigliate immunizzazioni è aumentata. «Soprattutto nell’ultimo anno» spiega Mones «si è verificato un boom di richieste. Mediamente eravamo in grado di non fare attendere oltre i 60 giorni. Oggi non è più così: nell’ultimo anno abbiamo richieste decuplicate in tutti i mesi. Prima avevamo una maggiore quantità di domande nei periodi estivi e verso fine anno». Per far fronte al boom, Mones ha ampliato gli orari del mese di agosto, quando le vaccinazioni obbligatorie per i bimbi sono in calo. «Mi dedicherò a vaccinare i viaggiatori» dice. Le prenotazioni però sono comunque chiuse: «I posti sono esauriti da fine maggio. Anche per questo è importante prepararsi per tempo: viaggiare in luoghi in cui ci sono malattie non comuni è come prepararsi a una scalata alpinistica: non si può improvvisare».

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