Due nuovi corsi serali.Una proposta per gli adulti e per i giovani che hanno interrotto gli studi

Inizieranno in autunno “Servizi socio-sanitari” organizzato dall’Iis Bona; il secondo “Enogastronomia e ospitalità alberghiera” attivato dal Gae Aulenti.

Due nuovi corsi serali si andranno ad aggiungere all’offerta formativa biellese. Una proposta che la Provincia con i due istituti protagonisti dell’iniziativa (Bona e Gae Aulenti) vuole fare al territorio, offrendo un’opportunità in più per chi vuole completare un percorso di studi interrotto o migliorare le proprie competenze conseguendo un diploma. La presentazione ufficiale è stata fatta mercoledì mattina nella sala consigliare della Provincia, alla presenza del presidente Emanuele Ramella Pralungo e delle dirigenti scolastiche dei due istituti Raffaella Miori e Marialuisa Martinelli.

A partire dal prossimo autunno infatti saranno attivati due nuovi corsi serali di Istruzione professionale autorizzati dal Piano di Dimensionamento regionale: il primo è “Servizi socio-sanitari” organizzato dall’Iis Bona; il secondo “Enogastronomia e ospitalità alberghiera” attivato dal Gae Aulenti.

Un’iniziativa sostenuta dal presidente della provincia che spiega: «Abbiamo inteso ampliare in modo significativo il piano formativo del territorio. I corsi sono rivolti ai giovani che hanno per qualche ragione lasciato gli studi prima del diploma e ora con una maggiore maturità intendono riprendere il percorso, ma sono dedicati anche a chi ha qualche anno in più. La regione ha accolto con favore l’idea proposta dalla Provincia e dai due istituti che si mettono in gioco in questo progetto ambizioso. Attivare un serale non è semplice: per gli spazi possiamo contare sulle aule dell’Itis che già ha una lunga tradizione in materia di corsi serali. Per quanto riguarda le attività pratiche del corso Alberghiero, inoltre, potremo avvalerci dei laboratori per l’occupabilità di viale Macallè. Ma si tratta anche di reperire degli insegnanti in una fascia oraria meno consueta. Ora è il territorio che deve saper rispondere a questa proposta. E’ una sfida che spero il Biellese vogliacogliere. Le istituzioni e la scuola stanno facendo la loro parte».

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