I giovani rappresentanti biellesi all’incontro dei Consigli Comunali delle ragazze e dei ragazzi a Torino

Al Grattacielo della Regione Piemonte Giulia Rossi e Alessandro Prina Mello hanno condiviso le loro esperienze e i loro progetti

Al Grattacielo della Regione Piemonte sabato si sono riuniti i Consigli Comunali delle ragazze e dei ragazzi che si sono ritrovati per condividere le loro esperienze e i loro progetti.

Spiega Livia Caldesi, assessore all’Istruzione della Città di Biella: «E’ stata l’occasione per promuovere l’inclusione sociale tra i giovani; riconoscere e presentare il protagonismo dei Consigli Comunali delle Ragazze e dei Ragazzi; sostenere e diffondere la cultura della gentilezza; fare rete; coinvolgere le istituzioni regionali nella promozione delle pratiche gentili tra i CCRR. C’è stata anche un’iniziativa davvero particolare: “La capsula del tempo”: i nomi dei componenti dei nuovi CCRR sono stati inseriti in una busta che verrà sigillata e archiviata al Comune di Bollengo, sino al 2036, quando si aprirà per verificare quanti componenti degli attuali CCRR ricopriranno un ruolo nelle amministrazioni comunali».

Erano presenti per il Consiglio dei Ragazzi di Biella il presidente Giulia Rossi e il vicepresidente Alessandro Prina Mello, accompagnati dal sindaco Marzio Olivero e dall’assessore Livia Caldesi.

Il primo Consiglio Comunale dei Ragazzi chiamato a intervenire è stato quello di Biella. E’ Giulia, 10 anni, 5 ª primaria della scuola XXV Aprile, rompere il ghiaccio. Giulia si è presentata e ha presentato Alessandro, 10 anni, che frequenta la 4ª primaria alla scuola De Amicis. Ha poi ricordato i tutor: le maestre Giorgia Aiazzone, Pina Imbriaco, Monica Maruca e l’assessore Livia Caldesi.

Poi Giulia ha illustrato le iniziative e le pratiche gentili, alcune in parte realizzate, altre che si intendono realizzare. Queste riguardano incontri o eventi (uno di questi è Giro, giro mondo) di condivisione tra comunità locali e non; attività ricreative, come cineforum, concerti, o giornate di volontariato a tema ecologico; i diversi programmi (come “adotta un nonno”) che coinvolgono giovani e anziani in attività comuni; laboratori artistici e sportivi anche in collaborazione con associazioni ed enti sportivi.

Alla domanda “Cosa significa stare bene insieme?” Alessandro ha risposto: «Per noi significa sentirsi amati, accettati, compresi, come succede in famiglia. Ed è per questo che immaginiamo una comunità con gli stessi valori di cooperazione e non di competizione; dove tutti proviamo a metterci nei panni dell’altro, dove possiamo tendere una mano per aiutarci reciprocamente».

Circa la proposta che si domandava di fare alla Regione, sempre Alessandro si è fatto portavoce della richiesta di far partecipare le scuole a uno spettacolo teatrale sul tema del bullismo dal titolo “Ero un bullo” di Andrea Franzoso con la regia di Lucia Messina.

«Complimenti ai due neoconsiglieri per le proposte che hanno presentato e per la naturalezza con la quale si sono presentati davanti a un pubblico numeroso che avrebbe potuto senz’altro intimidire» ha commentato Livia Caldesi. «Un po’ di emozione c’era, e per fortuna... Ma sono stati bravissimi. Chissà, forse hanno proprio la stoffa per abbracciare la carriera politica. Una cosa è certa: è davvero bello condividere questa esperienza con loro».

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