
«Volevo mollare la scuola: ora
studio ingegneria»
La storia di Davide Graziano: dopo il rischio di abbandono scolastico, la rinascita grazie all’utilizzo del Cad. La partecipazione a Euroskills in Danimarca
Ci sono storie che meritano di essere raccontate. Non solo per i risultati raggiunti, ma per il percorso, la determinazione, la rinascita che dimostrano.
È il caso di Davide Graziano, uno studente che lo scorso luglio si è diplomato con il massimo dei voti al Gae Aulenti di Biella, indirizzo Manutenzione e Assistenza Tecnica.
Due settimane fa è stato protagonista a Herning, in Danimarca, nei campionati Europei Euroskills, i "campionati dei mestieri" durante i quali si sono sfidati più di 600 rappresentanti di numerosi paesi europei, impegnati in 38 differenti aree di competenza.
Residente a Zubiena, ha gareggiato nel Mestiere di "Progettazione meccanica Cad".
La progettazione meccanica Cad, Computer Aided Design, consiste nell’utilizzo di software specializzati che aiutano nella creazione, modifica, analisi e ottimizzazione di un progetto tecnico.
Al di là del risultato ottenuto in Danimarca però, come detto, conta il percorso fatto.
E quello di Davide sa tanto di rinascita e affermazione, dopo un periodo buio della sua vita.
Davide è riuscito a mettersi alle spalle una mancata integrazione, il peso di una fragilità emotiva che lo isolava, il pensiero, più volte affiorato, di lasciare la scuola.
Ha parlato della sua storia, con emozione, Antonio Gareri, ex docente docente di Laboratori Tecnologici al Gae Aulenti, oggi in forza all’Itis Quintino Sella. Gareri è stato il tutor di Davide Graziano: «Davide è un ragazzo che, dopo un inizio difficile nel suo percorso scolastico, è riuscito a trasformare la propria fragilità in un punto di forza, diventando un esempio concreto di talento e resilienza. Grazie anche a una famiglia molto attenta, ha trovato la forza di inserirsi, non senza difficoltà, al Gae Aulenti. La svolta è arrivata quando ha partecipato a un corso di Cad-Cam che io proposi come corso di eccellenza e certificato Autodesk. In quel percorso ha trovato una passione alla quale aggrapparsi per tirare fuori il meglio del suo potenziale. Ha saputo mettersi in gioco quando si è proposto per World Skills Piemonte, ha studiato e grazie anche ad alcuni suggerimenti strategici che gli ho dato nel mio ruolo di Tutor prima e Chief Expert di quella competizione poi, ha saputo inaspettatamente vincere la fase regionale della competizione, conquistando il diritto di partecipare alla finale europea. Ha saputo cogliere l’attimo e prendere al volo il treno che è passato e che l’ha portato a vivere un’esperienza unica. Il risultato finale passa in secondo piano: siamo arrivati in Danimarca senza pretese, consci dell’altissimo livello che avremmo affrontato. Davide è stato il primo italiano a partecipare a Euroskills per quel tipo di mestiere. Un grandissimo successo personale, il riscatto di un ragazzo che da un possibile abbandono scolastico è arrivato oggi a iscriversi alla facoltà di ingegneria del Politecnico di Torino. Con in bacheca già un curriculum che gli permetterebbe di trovare lavoro facilmente e aziende specializzate che farebbero a gara per averlo nel proprio organico».
Davide, ragazzo timido ma molto determinato, racconta così la propria avventura a lieto fine: «Nel 2020, pochi mesi dopo il picco di emergenza Covid, mi sono iscritto all’Itis di Biella. Il primo anno ho vissuto momenti complicati: un periodo di "ansia sociale" e depressione che mi ha portato a isolarmi dal mondo. Non uscivo, non vedevo nessuno e ho pensato anche di abbandonare. Purtroppo questa mia condizione per alcuni è sembrata svogliatezza, poca voglia di studiare. In realtà il problema non è mai stato il rendimento, né mi è mai mancata la voglia di stare sui libri. Per fortuna ho avuto il sostegno dei miei genitori e ho trovato sul mio cammino una nuova scuola, un ambiente e in particolare un docente che mi hanno aiutato a credere in me. Così, un passo alla volta, ho ritrovato fiducia e soprattutto voglia di vivere. L’esperienza in Danimarca è stata incredibile, unica: ho vissuto una settimana in un villaggio con altri ragazzi iscritti alla competizione. Il livello era altissimo, ma mi ha permesso di sperimentare cose nuove e appassionarmi ancora di più al mestiere. E poi ho avuto il sostegno fondamentale della mia famiglia, di papà Davide e mamma Luisa, che hanno condiviso con me questa avventura».
Archiviata l’esperienza internazionale, davanti a Davide si apre ora un nuovo mondo, con l’ingresso al politecnico di Torino, dove studierà ingegneria. Un nuovo punto di partenza: «Sarà una nuova grande sfida, un cammino non semplice che mi presenterà delle difficoltà, ma che affronto con coraggio, determinazione e consapevolezza nei miei mezzi. Sono rinato scegliendo una scuola professionale. Una scelta che purtroppo è vista spesso come un ripiego. In Italia resiste ancora l’idea per la quale un giovane che sceglie la scuola professionale è uno studente con poche capacità e voglia di studiare. Invece non è così, perché credo che ognuno di noi abbia la propria inclinazione, i propri sogni e un talento che ha solo bisogno di trovare le motivazioni e il contesto giusto per affermarsi. Per questo spero di poter essere da esempio per i ragazzi che incontrano difficoltà nel proprio cammino scolastico. E che magari, come me, a un certo punto pensano di mollare tutto. Non lo fate, perché anche quando sembra tutto negativo, c’è una via di uscita».
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