Dodicesima edizione del Premio di Studio del Panathlon di Biella

Assegnati a Biella i premi in memoria del compianto notaio Paolo Bilotti

Biella

Martedì 10 giugno 2025, presso la sede del Club del Panathlon di Biella nella prestigiosa sala del Circolo Sociale, sono stati assegnati i premi - in memoria del compianto notaio Paolo Bilotti - ai vincitori del “Premio di Studio Panathlon di Biella”.

Il tema “Lo Sport: un diritto per tutti” è stato sviluppato con rappresentazioni grafiche, elaborati scritti o presentazioni multimediali dai partecipanti alle cinque categorie premiate (due per la scuola primaria, una per le medie inferiori e due per le scuole superiori).

Durante la serata sono stati presentati i lavori delle classi e degli studenti vincitori che con la loro inventiva, passione e comunicatività espressiva hanno ottenuto dalla Commissione giudicatrice del Panathlon il Premio di Studio.

Il Premio relativo alla categoria A1 (prima e seconda elementare) è stato assegnato alla classe 1°A della Scuola Primaria Gromo Cridis di Biella i cui alunni, sotto il coordinamento dell’Insegnante Grazia Flessibile, hanno presentato un elaborato grafico estremamente originale ed innovativo dal titolo “ Vincere insieme, crescere con lealtà: lo sport è accettare la sfida, rispettare l’avversario, migliorarsi sempre”.

Nella categoria A2 (triennio elementare) ha vinto la classe 3° A della Scuola Gromo Cridis, preparata dall’insegnante Elena Petrini, con un grande poster disegnato dagli alunni dal titolo “Ognuno per il suo percorso”.

Per le scuole Medie Inferiori (categoria B) il Premio è stato assegnato al tema di Giacomo Gindro della classe 2°C dell’ Istituto San Francesco d’Assisi seguita dall’insegnante Elena Graglia.

La classe 1°D del Liceo delle Scienze Applicate “Q.Sella” di Biella, preparata dalla Professoressa Rita Repetto, con il video “ Caro Sport o Sport caro” ha sottolineato la necessità di dare la possibilità economica dell’accesso allo Sport a tutti i giovani.

La vittoria nelle classi del Triennio è stata assegnata ad Agnese Sauda che con l’elaborato “E’ tempo di Diritti” ha sottolineato la necessità dell’inclusività nello sport.

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