Giro d’Italia 2025: visita in città per definire i dettagli

Ciclismo: probabile partenza da Biella venerdì 30 maggio

Biella

Di ufficialità, naturalmente, neanche l’ombra. Perché così è. Ma mercoledì pomeriggio si è aggiunto un tassello al puzzle Giro d’Italia a Biella.

A occhi attenti, infatti, non sono sfuggite tre auto di Rcs Sport posteggiate nella piazza del Battistero, proprio di fronte a Palazzo Oropa, sede del Comune. Con tutta probabilità i responsabili della società che organizza il Giro sono stati in città per fare luce sulle questioni logistiche. Dall’amministrazione comunale bocche cucite, come prassi, ma restando ai rumors è probabile che il Giro sistemi il suo villaggio di partenza della tappa, il foglio firma dei corridori e il via effettivo sul modello di quanto avvenuto nel 2021 con il cuore cittadino interessato, tra piazza Duomo, piazza primo maggio, piazza Martiri e piazza Colonnetti. Il gruppo, subito dopo il via, potrebbe salire direttamente verso il Piazzo per poi scendere dall’altro lato cittadino del Borgo storico laniero e andare in direzione di Ivrea e della Valle d’Aosta dove sarà posta la meta della frazione.

Una frazione, quella biellese, che salvo colpi di scena, dovrebbe essere la terz’ultima, venerdì 30 maggio. Il Giro sta prendendo forma proprio in questi giorni, in cui la stagione del grande ciclismo si sta chiudendo: a confermare la Grande partenza dall’Albania è stato direttamente il direttore della corsa Mauro Vegni.

Confermata anche la conclusione a Roma. Il Giro d’Italia sarà presentato il 12 novembre prossimo proprio nella capitale.

Nel frattempo ci sarà ancora modo per qualche indiscrezione e qualche anticipazione, con il Giro che, dopo la splendida tappa di Oropa del maggio scorso, sarà, seppur minore, di nuovo anche nostro.

Sembra, invece, allontanarsi, almeno ancora di un anno, l’attesa Grande partenza della Vuelta di Spagna dal Piemonte. Tre tappe tra Torino, Novara e l’Albese che avrebbero dovuto dare il via all’edizione 2025 della corsa iberica e che, invece, potrebbero slittare al 2026. Un posticipo che in qualche modo potrebbe rimettere in corsa anche il territorio biellese per una frazione, cosa, invece, esclusa dal disegno di partenza che era stato studiato per il 2025.

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