Il mondo del nuoto piange Bruno Piccolo

Lutto - Il ricordo degli amici e dei colleghi: «Era un punto di riferimento». Martedì sera il rosario, mercoledì nella chiesa di San Paolo l’ultimo saluto

Biella

Il mondo dello sport biellese è un po’ più povero. Lo è in particolare il nuoto della provincia, che perde il sorriso e la passione di Bruno Piccolo.

Allenatore di lunga esperienza, classe 1973, è morto all’ospedale di Novara, dove era ricoverato da domenica scorsa.

Un malore improvviso al termine di una gita in bicicletta, il trasporto d’urgenza in elicottero a Novara. L’operazione, poi il ricovero in terapia intensiva, i giorni di preghiera e speranza, con la situazione apparsa subito molto grave.

Da moltissimi anni attivo nel mondo del nuoto, Bruno Piccolo era uno dei volti più noti della Biella Nuoto, una delle società storiche del territorio con oltre 60 anni di gloriosa attività. Nel corso della sua carriera ha lavorato con dedizione sia con giovani sia con gli adulti, lasciando sempre in tutti un bel ricordo.

Per lui lo sport non era solo competizione e confronto, ma soprattutto un modo per instaurare amicizie e aiutare bambini e ragazzi a diventare uomini.

È stato così in particolare nell’avventura vissuta da responsabile tecnico del Team Ability della Ginnastica La Marmora, allenando la squadra di nuoto composta da atleti “Speciali” paralimpici FISDIR.

A loro, come a tutti quelli allenati in 30 anni di carriera, Bruno Piccolo ha dato tutto se stesso, senza mai risparmiarsi.

Da un anno circa era stato nominato responsabile tecnico della squadra master di nuoto nata dalla collaborazione tra Biella Nuoto e In Sport Rane Rosse. Era inoltre docente della Federazione Italiana Nuoto per la sezione salvamento, occupandosi della formazione degli assistenti bagnanti.

Piccolo aveva seguito anche alcuni triatleti delle società biellesi IronBiella e Valdigne Triathlon Valdengo.

Ettore Antoniotti, dirigente del Valdigne, lo ricorda così: «Una persona solare e simpatica, ci incontravamo spesso in piscina ed era sempre un piacere parlare con lui. Era uno dei nostri punti di riferimento per il nuoto, insieme ad altri tecnici di In Sport e del Pralino. Siamo tutti profondamente scossi: ci mancherà».

Un ricordo speciale, a nome dei suoi affezionati master, arriva da Carlo Martinotti: «La morte di Bruno ha sconvolto tutti. Era un punto di riferimento per noi “atleti esperti”, ma soprattutto per alcuni dei nostri figli, che ha allenato in questi anni con grande professionalità e passione. Era una persona positiva, solare, che sapeva sempre metterti a tuo agio e dirti una parola buona. Porteremo per sempre nel nostro cuore il ricordo di una persona che ci ha insegnato il valore più puro dello sport, che non è solo agonismo, ma è soprattutto stare insieme e crescere insieme. Bruno non è stato per noi solo un allenatore, ma in primis un amico e un punto di riferimento nella nostra quotidianità. Sempre pronto alla battuta e con quella sua dose di ironia ha reso i nostri allenamenti meno faticosi e ha creato un luogo in cui è stato facile sentirsi un gruppo affiatato. Da genitore di una sua atleta agonista, lo ringrazio perché oltre ad essere stato un ottimo tecnico, mi ha aiutato nel mio ruolo di papà, credendo fortemente nella capacità dei “suoi bambini”, spronandoli a dare sempre il meglio dentro e fuori dalla piscina. Siamo tutti vicini alla moglie e ai figli».

Anna Rivetti, presidente della Biella Nuoto, ha accolto con dolore la notizia della morte del “suo” tecnico: «Bruno è stato per me come un figlio. Una persona buona, corretta, leale, un tecnico preparato, una pietra miliare per la storia della nostra società negli ultimi 30 anni. Ha fatto tanto per i nostri ragazzi e per le famiglie, sempre con grande impegno e soprattutto con il sorriso. Mi mancherà molto, come mancherà a tutte le persone che hanno avuto la fortuna di conoscerlo».

Emile Martano, tecnico di In Sport Rane Rosse e amico di Bruno, lo ricorda così: «Quando incontravi Bruno Piccolo, che fosse per te una buona giornata o una di quelle da dimenticare, era impossibile non sorridere. Dalle tasche dei suoi pantaloni tirava sempre fuori la battuta capace di “strapparti” un sorriso. E il cattivo umore spariva all’improvviso. Bruno era così, simpatico, con un sorriso perenne stampato sul viso sempre abbronzato, merito delle sue origini meridionali. Amava scherzare su tutto, tanto che sembrava non prendere mai nulla sul serio. Ma era il suo modo di vivere, con leggerezza ma al tempo stesso rigore e serietà. Per lui i tempi e le medaglie conquistate dai suoi atleti contavano, ma mai più dell’importanza di stare insieme, di condividere momenti di confronto con i coetanei. Lo sport era un mezzo per crescere, senza mai l’ossessione del risultato. Ora, senza di lui, la piscina Rivetti sarà un po’ più triste. Per chi resta, atleti, tecnici e amici di una vita trascorsa in vasca, l’obbligo di ricordarlo ogni giorno con il sorriso. E una lezione da imparare: la vita è bella, per questo va vissuta e assaporata attimo per attimo, dando importanza anche alle piccole cose, perché nessuno di noi sa fino a quando avrà la fortuna di poterlo fare».

Bruno Piccolo lascia la moglie Tamara, i figli Vittorio e Francesca, i genitori e i tanti parenti e amici.

Il rosario verrà recitato martedì 29 luglio alle 19, il funerale sarà invece mercoledì alle 15, sempre nella chiesa di San Paolo a Biella.

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