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Venerdì 20 Giugno 2025
Marco Bertinotti è bronzo tricolore con la Dhea Pozzuoli
Pallanuoto paralimpica - L’atleta biellese grande protagonista alle finali scudetto: nella partita per il terzo posto ha segnato il rigore decisivo
Biella
Un biellese protagonista alle finali scudetto Gold di pallanuoto Paralimpica: è Marco Bertinotti, atleta classe 1993 in forza alla Dhea Sport Pozzuoli, ma cresciuto nel settore giovanile del team Dynamic In Sport.
Un turbinio di emozioni ha fatto da cornice alle Final Four del campionato di Serie A paralimpico di pallanuoto, ospitate dallo storico impianto Felice Scandone di Napoli sabato 14 e domenica 15 giugno. In vasca sia il girone Gold, vinto dalla Rari Nantes Florentia, sia il Silver, conquistato dalla formazione di Trieste. Tra i protagonisti assoluti c’è stato appunto anche Marco Bertinotti, uno dei punti di forza della Dhea Sport di Pozzuoli, squadra allenata da Francesco Fontana.
La final four del campionato
Il cammino della Dhea è iniziato sabato sera 14 giugno con la semifinale contro i “cugini” della GLS Napoli Lions, “guidati” da Andrea Scotti Galletta. Un derby partenopeo combattutissimo, rimasto in equilibrio fino a metà del quarto tempo, 11-9 per i Lions. Ma la stanchezza e una panchina corta hanno fatto la differenza: i Lions si sono imposti per 13-9, spegnendo i sogni di finale scudetto della Dhea Pozzuoli.
Domenica mattina la partita decisiva per salire sul podio tricolore: la Dhea ha affrontato la Lazio Nuoto nella finale per il terzo posto e, al termine di una gara tiratissima, ha vinto ai rigori.
Bertinotti è stato protagonista assoluto della partita, vincendo il titolo di MVP, miglior giocatore della sfida, e vivendo una mattinata di grandi emozioni contrastanti: prima ha sbagliato un rigore poi, sostenuto dal tecnico e dai compagni, si è riscattato segnando quello decisivo. A chiudere il cerchio ci ha pensato il portiere Acunzo, che ha parato l’ultimo tiro degli avversari, regalando alla squadra un prestigioso terzo posto.
Per Bertinotti si tratta di un ritorno sul podio tricolore a quattro anni di distanza dall’argento conquistato, a Roma, con la calotta della Waterpolo Ability, società nella quale ha militato dal 2017 al 2021.
Qualche giorno prima, domenica 8 giugno, Marco aveva disputato una partita nella rappresentativa piemontese con giocatori normodotati.
La storia di un grande atleta
La sua storia è un esempio di tenacia e passione: affetto da paraparesi spastica infantile, una condizione che comporta rigidità muscolare e difficoltà motorie, ha trovato prima nel nuoto, poi nella pallanuoto il proprio riscatto. Per sentirsi “normale”, per lottare, crescere e sognare come ogni ragazzo.
E il sogno, almeno in parte, si è realizzato: «Il podio era l’obiettivo che ci eravamo posti» ha raccontato emozionato. «Averlo raggiunto da miglior giocatore mi riempie d’orgoglio. Sono grato alle persone che mi sono state vicine in questi mesi: la mia famiglia, mia figlia Ginevra che mi dà una forza incredibile, i miei tecnici Francesco e Mirko, i compagni di squadra e, soprattutto chi ha sempre creduto in me».
Il sogno più grande ha una forma ben precisa, ovvero i cinque cerchi olimpici come rivela lo stesso atleta biellese: «Sarebbe meraviglioso un giorno poter indossare la calottina della Nazionale azzurra e magari giocare una Paralimpiade. Al momento la pallanuoto non è ancora tra le discipline paralimpiche, ma la vita mi ha insegnato che non bisogna mai smettere di sognare. E io ci spero».
Marco Bertinotti, un uomo e un atleta capace di trasformare ogni ostacolo in energia, ogni caduta in una rincorsa, ogni fatica in un sorriso. Con la determinazione di chi, nell’acqua, non si arrende mai, trasformando la disabilità in un’opportunità.
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