Personaggi: una stella dello sci nautico a Roppolo

Vittoria Sofia Giublena, 16 anni qualche giorno fa, ha già vinto il titolo europeo e nel 2024 andrà al mondiale: ha iniziato quando aveva 6 anni e ora gareggia nelle discipline “a piedi nudi”

Vittoria Sofia Giublena ha sedici anni, li ha compiuti in questi giorni, vive a Roppolo ed è la campionessa europea in carica di sci nautico a piedi nudi nella categoria Junior. E non solo: attualmente è anche quarta nel ranking mondiale. Giovanissima, è appena all’inizio della sua carriera, che si prospetta comunque già di altissimo profilo: Vittoria si è raccontata tra passione per lo sci nautico, scuola e ambizioni per il futuro.

Quando è nata la passione per lo sci nautico? A sei anni è stata la prima volta che ho messo gli sci, grazie alla ragazza che gestiva il centro estivo dove andavo, perché lei si occupava del reclutamento per lo sci nautico. Sempre lei è stata la mia prima allenatrice e mi ha avviato in questo fantastico sport, facendomi provare tante cose diverse: le sono davvero molto grata.

Adesso hai sedici anni, appena compiuti, e sei nel giro della Nazionale. A che età è iniziata l’avventura in azzurro? A dieci anni sono entrata in osservazione per la Nazionale. Avevo già iniziato a sciare con le scarpette, che sono lo step precedente ai piedi nudi, e praticamente ogni tanto mi allenavo a Recetto con il tecnico della Nazionale e seguita dallo staff azzurro.

Nella carriera di una sciatrice nautica ci sono tre step fondamentali. Com’è stato il passaggio dagli sci ai piedi nudi? Il passaggio da sci, a scarpette, a piedi nudi non è stato traumatico come si può pensare, soprattutto perché è stata una mia scelta: l’allenatrice ci dava l’opzione di sciare con gli sci, a piedi nudi oppure “mono”, una tavola dove i due piedi stanno uno davanti all’altro. Lei faceva piedi nudi e io l’ho presa come punto di riferimento e ho seguito questa strada. Normalmente è necessario fare questi step, perché coi piedi nudi è molto più difficile perché la superficie d’appoggio è molto ridotta rispetto agli sci.

Oltre agli allenamenti, ci sono anche le competizioni. Come sono organizzate? Quante categorie ci sono? Ci sono tre discipline, io faccio figure e slalom, mentre per quanto riguarda il salto ho appena iniziato in allenamento, quindi ancora non sono pronta a portarli in gara. Il salto è difficile e pericoloso, la barca ti tira a 70 km/h dopo un salto e, per i piedi, l’acqua a quella velocità è come se fosse asfalto, quindi se non si fanno le cose fatte bene, si rischia molto.

Durante l’estate sci nautico e durante il resto dell’anno con che sport ci si tiene in forma? La stagione di sci nautico inizia a maggio e termina a fine settembre, inizio ottobre e in questi mesi ci dedico parecchio tempo. Durante gli altri mesi, invece, pratico nuoto sincronizzato per tre giorni alla settimana nella piscina di Ivrea: è un buon modo per tenersi allenati perché è uno sport completo e decisamente compatibile con lo sci nautico.

Sei giovanissima, ma sembra già una vita passata in acqua, per di più con grandi risultati. Come sono andate le ultime gare di sci? Nell’agosto di quest’anno mi sono confermata campionessa europea junior, nella competizione che si è svolta in Austria. Poi nella categoria Open, dove ci sono tutti gli atleti più forti senza limiti d’età, ho conquistato un argento in slalom e un bronzo in figure. In questo momento la mia disciplina preferita è lo slalom, perché mi ha portato più soddisfazioni durante l’anno; in quello precedente, invece, erano state le figure a riservare le migliori sorprese. Vedremo l’anno prossimo come andrà.

Sport ma anche scuola. Come vanno le cose lì? Frequento il Liceo Scientifico Internazionale Carlo Botta di Ivrea: è un istituto che praticamente ha le stesse materie di un normale Scientifico con l’aggiunta di sette ore di spagnolo a settimana. In totale facciamo quattro ore di letteratura e tre ore di storia con il CLIL (Content and Language Integrated Learning, ndr). Adesso sono al terzo anno e quando darò la maturità, il diploma sarà valida anche in Spagna Quest’estate, invece, sono stata in Inghilterra per due settimane a studiare: eravamo in un college in zona Wembley dove facevamo tre ore di lezione ed escursioni in giro per Londra ogni giorno.

L’ultima domanda è sul futuro. Della scuola abbiamo detto, quali sono gli obiettivi sportivi? Sono stata convocata per il Mondiale che si terrà nelle prime due settimane di ottobre a Orlando in Florida il prossimo anno. Sono certa sarà una bella esperienza, anche se sui risultati preferisco non esprimermi essendo ancora davvero tanto distante. Il sogno è quello di ottenere una medaglia.

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