Atletica: ultramaratona, la grande passione biellese. Tanti atleti si cimentano sulle lunghe distanze

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La regina dell’atletica è la maratona: questo è universalmente riconosciuto. Ma c’è qualcosa che va oltre e che accomuna tanti atleti biellesi: qualche anno fa sul nostro territorio gli ultramaratoneti si contavano sulle dita di una mano, oggi gli atleti biellesi che si cimentano su distanze dai 50 in su, arrivando alle corse sui 100 chilometri, passando per le “6 ore” e provando l’ebbrezza delle “24 ore” sono veramente tanti.Partiamo da un’atleta che domenica scorsa a Torino (dove era in programma il Festival dell’Ultramaratona) ha anche assaporato la gioia del podio: è Kirsi Burzio de La Vetta Running, terza assoluta nella caldissima “6 Ore” correndo 51,232 chilometri. Mercoledì ha poi concluso la massacrante 50 chilometri di Romagna in 6 ore e 41 minuti e domani sera chiuderà il suo personale “triplete” in 7 giorni, prendendo parte alla “Ultra del Turchino”, notturna di 45 km su strada: partenza da Ovada e arrivo a Genova, scavallando l’Appennino ligure con un dislivello di 678 metri positivo e 862 negativo.Quattro traguardi di gran livello nell’ultimo mese, invece, per Santino Milici, campione societario 2017 del team mongrandese: ha partecipato alla Maratona del Lamone, all’Ultra Trail del Monferrato, all’Ultra Trail dei Laghi e anche lui è stato finisher a Torino domenica scorsa. Iscritto alla “24 Ore” ha superato quota 100 chilometri (per l’esattezza 102,199) in circa 15 ore e mezza. è stata questa la sua prima 100 con in regalo grandi soddisfazioni e qualcos’altro: «Cito Pietro Mennea» dice “Tino”, come è chiamato dagli amici «e dico che la fatica non è mai sprecata: soffri ma sogni. Oggi ho realizzato un sogno, il mio sogno di entrare nell’Olimpo dei “cento”. è stata dura, ma la soddisfazione è tanta... più delle bolle ai piedi». Per lui anche il 29° posto assoluto e il 13° di categoria A.In una cento chilometri se non sei un top runner da 7 ore c’è spazio per tante cose, oltre la corsa: nel caso di Santino è l’amico e compagno di squadra Vito Colletta a raccontarle: «Una nottata emozionante, dopo il caldo del giorno, il freddo della notte, il mini sonno rigenerante, il brodo vegetale al 70° km, la crisi all’80°, i massaggi del fisio, le nostre urla di incitamento. E poi i discorsi dell’Oscar che parlava, parlava e non mollava mai». Anche Vito è un runner, lo sta diventando pian piano grazie al progetto “Run To Feel Better” e a Torino ha percorso per la prima volta oltre 30 km (34,104 per la precisione), iscritto anche lui nella “6 Ore” come la moglie Kirsi.Il citato Oscar, invece, è Oscar Gubernati, un “monumento” tra gli ultramaratoneti biellesi: non ne perde una, o forse una ogni tanto. Recentemente è stato citato addirittura tra i “Fedelissimi del Passatore”, la Corsa con la C maiuscola: classe ‘51, ha portato a termine 29 Passatori dall’87 al 2017 (non c’era solo nel ‘99). Nella “24 Ore” di Torino ha chiuso 34° assoluto e 5° di categoria B con ben 108,604 km percorsi.E non è finita. A Torino Daniela Ubertalli dello Zegna Trivero ha chiuso 6ª donna assoluta nella “24 Ore” con ben 123,586 chilometri, mentre la santhiatese Debora Vercellone (Esprit Fitness) ha vinto la 100 chilometri pura, partecipata purtroppo da solo due donne.Nella  “6 Ore”, oltre ai già citati, c’erano anche altri tre biellesi: Sergio Testore (Esprit Fitness) è stato a lungo in vetta ma ha poi dovuto cedere per un guaio fisico, chiudendo comunque ottimo 19° assoluto con 47,734 km; Claudia De Mari (Olimpia Runners) ha terminato 8ª donna con 40,297 km, mentre Fulvia Demattei (Amatori Sport) l’ha seguita al 10° posto con 34,207.Nella “24 Ore” segnaliamo anche il sindaco di Santhià Angelo Cappuccio (Atl. Santhià): con ben 143,463 km ha concluso 10° assoluto.E per finire ritorniamo alla 50 di Romagna, una delle “ultra” più vecchie d’Italia programmata ogni anno il 25 aprile con partenza e arrivo a Castel Bolognese con dislivello positivo di 670 metri e una salita spaccagambe di 5 km (con successiva discesa analoga) proprio a metà percorso . Oltre alla già citata Burzio hanno conquistato la medaglia di finisher Massimo Malgaroli (La Vetta Running) in 5h32’32” e Federica Rossetti (Gaglianico 74) in 6h12’30”: altri due grandi atleti biellesi.

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