Basket, Biella-Virtus Roma: sarà sfida in famiglia per i fratelli Saccaggi

‎Non sarà un sabato come gli altri per la famiglia Saccaggi. Nell'anticipo che stasera alle 20.30 vedrà scendere sul parquet dell'Hype Forum l'Edilnol contro la Virtus Roma, si sfideranno Andrea e Lorenzo.‎ Il primo, classe '89, gioca da guardia nella squadra della capitale, il secondo, di tre anni più giovane, è il play maker rossoblù. Ruolo simile, una carriera per entrambi caratterizzata da esperienze positive in A2 e un inizio di campionato speculare: Roma ha vinto all'esordio contro Cassino con una buona prova di Andrea (8 punti, 3 rimbalzi e 2 assist in 26'), perdendo nettamente a Bergamo con 0 punti in 17' e -4 di valutazione della sua guardia. Biella ha espugnato Rieti (8 punti, 2 rimbalzi e 2 recuperi per Lorenzo), perdendo poi al fotofinish in casa contro Agrigento, match nel quale il più giovane dei due Saccaggi ha chiuso con 3 punti, 1/6 al tiro e -1 di valutazione.
Entrambi arriveranno alla palla a due con grande voglia di riscatto, ma alla fine solo uno potrà festeggiare.

D. Come ti immagini la vigilia di una partita nella quale dall'altra parte del campo ci sarà tuo fratello?
L. Indubbiamente per me è sempre una partita diversa dalle altre, anche se ormai ci siamo affrontati diverse volte e l'emozione non è più quella della prima. Diversa prima della palla a due, ma quando si inizia a giocare Andrea diventa un avversario come gli altri.
A. È una vigilia molto particolare, ma per quanto possa dispiacerti quando scendi in campo devi fare il massimo per battere il tuo avversario, anche se in questo caso si tratta di mio fratello.

D. Entrambi arrivate alla sfida dopo una sconfitta e una brutta prestazione. Cosa non ha funzionato nei ko contro Agrigento e Bergamo?
L. Dal punto di vista personale, essendo il play maker della squadra, credo di non essere riuscito a far giocare al meglio i compagni nel secondo tempo. Se le difficoltà offensive ci possono stare ad inizio stagione, quello che non devo mai far mancare è il ritmo.
A. Purtroppo abbiamo fatto una brutta prestazione di squadra, forse sottovalutando l'impegno. In questo campionato se non giochi al massimo su ogni campo rischi di perdere con chiunque, perciò credo che la squadra abbia preso uno schiaffo che la farà crescere come gruppo.

D. Biella e Roma hanno roster costruiti ‎per ambizioni diverse. Sulla carta dovrebbe essere una sfida a senso unico, cosa può renderla equilibrata?
L. Roma ha una squadra lunga, esperta e di qualità, che la rende una delle favorite per la promozione. Noi però siamo Biella, giochiamo in casa e vogliamo riscattarci dopo il ko contro Agrigento. Sappiamo di dover preparare la partita con l'obiettivo di contenere il più possibile il loro grande potenziale offensivo.
A. Anzitutto il quintetto di Biella è di ottimo livello e il team ha un roster da non sottovalutare. Indubbiamente noi abbiamo una panchina più lunga, ma dobbiamo essere bravi a sfruttarla nel migliore dei modi, dando ognuno il proprio contributo, anche quando saremo chiamati in causa solo per qualche minuto.

D. Un pregio e un difetto cestistico di tuo fratello.
L. Se penso a un pregio, sicuramente il suo talento offensivo. Un difetto forse è la mancanza di qualche chilo in più che lo renderebbe più difficile da marcare.
A. Lorenzo non molla mai, è un giocatore di cuore che da tutto per la squadra e questa rappresenta una grande qualità. Un difetto credo il tiro da tre punti, aspetto nel quale può migliorare molto.

D. Sappiamo che in estate spesso vi affrontate al campetto in uno contro uno all'ultimo respiro. Chi è il più bravo?
L. Nell'uno contro uno Andrea è sicuramente il migliore, anche se ultimamente le nostre sfide sono diminuite, anche perché mio fratello invecchia. Domenica però si gioca cinque contro cinque e sarà tutta un'altra storia.
A. Il campetto è più il suo regno, perché si gioca un basket più duro e fisico, adatto alle sue caratteristiche. In uno contro uno vinco io semplicemente perché tiro meglio da lontano...

D. A fine stagione sarai soddisfatto se...
L. Non voglio porre limiti o obiettivi a questa stagione. La mia soddisfazione più grande sarà stata quella di aver contribuito a riempire il Forum. Se ci riusciremo vorrà dire che avremo conquistato la gente e per farlo sappiamo che vincere non basta. Vogliamo creare un legame forte con i tifosi, perché solo così avremo quella spinta in più indispensabile per andare oltre i propri limiti.
A. Senza dubbio se sarò riuscito ad aiutare la squadra a raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati. La società punta in alto e ognuno di noi deve fare il massimo per tagliare il traguardo che tutta la città desidera.

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