Basket, Treviglio-Biella: per l'Edilnol è l'occasione di tornare in corsa per la salvezza diretta

Treviglio, Torino e Bergamo: in sei giorni l'Edilnol si gioca molte delle sue chance di salvezza diretta. I rossoblu, oggi penultimi davanti solo a Bergamo (che ha una partita in meno), hanno quattro punti di distacco dal quartetto composto da Verona, Treviglio (entrambe con una partita in meno dei rossoblu), Trapani (una in più) e Mantova.

Per evitare i play out la squadra di Squarcina dovrà mettersi dietro almeno due di queste quattro squadre.

L'impresa è difficile, ma non impossibile, a patto di iniziare il rush finale del campionato (15 partite in due mesi) con un filotto di vittorie.
Il primo ostacolo dei rossoblu è Treviglio, avversario del match delle 21 di oggi. La squadra di coach Devis Cagnardi è reduce dal bel successo 90-80 sul campo di Trapani, che ha messo fine a un filotto negativo di quattro sconfitte consecutive.

Il roster del team lombardo è di primo livello, con il mini play maker JJ Frazier (178 centimetri, 17,3 punti, 6,4 rimbalzi, 6,6 assist con 21 di valutazione media) a guidare il quintetto composto da Simone Pepe (13,3 punti, 4,1 rimbalzi), capitan Davide Reati (9,4 punti, 3,7 rimbalzi, 1,7 assist), Mitja Nikolic (16,3 punti, 4,6 rimbalzi, 3,9 assist) e il lunghissimo Jacopo Borra con i suoi 215 centimetri (7,6 punti, 7,1 rimbalzi)‎.

Dalla panchina escono gli under Taddeo (play del 2000 con 3 punti e 1 assist di media), Ursulo d'Almeida (ala del 2001 con 4,6 punti e 3 rimbalzi), ma soprattutto la guarda del 2000 Alvise Sarto (11,2 punti con il 49% da tre, 2,3 rimbalzi e 1,9 assist), oltre all'ala classe '96 Ion Lupusor (7 punti e 2,5 rimbalzi).
Squadra offensiva (quarto attacco del girone con 81,2 punti di media), Treviglio è seconda nel tiro da tre (36%, tirando più colte di tutti dalla distanza con ben 29 tentativi a partita), seconda negli assist (17,9), seconda miglior squadra per palle perse (appena 11,8 contro le 17 di Biella). Il punto debole della squadra di Cagnardi è la difesa, come dimostrano gli 83,9 punti subiti (penultima del girone), concedendo agli avversari 96,4 di valutazione (penultima). Squadra quindi che gioca ma lascia molto spazio agli avversari, lacuna che i rossoblu dovranno essere bravi a sfruttare.

Biella in crescita: ecco le cifre
Nelle ultime quattro partite la qualità del gioco rossoblu è cresciuta, una crescita che è valsa solo una vittoria ma che vale la pena sottolineare.

Merito della condizione ritrovata di capitan Laganà (16 punti di media con 5,2 rimbalzi, 5 assist, 14,2 di valutazione), della crescita di Miaschi (nelle ultime tre partite 17,7 punti con 8/22 da tre, 4 rimbalzi, 2,3 assist, 15 di valutazione) e del nuovo assetto deciso da coach Iacopo Squarcina, con Berdini play maker titolare.

Biella‎ ha segnato 81,2 punti di media (contro i 67 delle prime sette giocate), salendo a 85,7 di valutazione (contro 64,7), da 10,6 a 16,5 assist. Il cambio di marcia offensivo è stato sopratutto nel tiro da tre punti: alla settima giornata Biella viaggiava con 27/143 nelle triple (18,9%), da lì in poi 37/110 (33,6%).

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