Ariezzo: «Ho dato tutto, i ragazzi erano con me»

L’ex allenatore della Chiavazzese parla a pochi giorni dell’esonero, non nascondendo la sua amarezza

La pausa del campionato al termine dell’andata ha portato la Chiavazzese a cambiare tecnico: esonerato mister Davide Ariezzo, al suo posto Costantino Iannacone, già preparatore atletico dei blucremisi. La società ha spiegato la scelta in un comunicato e in quell’occasione il ds Vilmo Rosso a noi aveva anche dichiarato così: «Siamo arrivati a questa decisione, pensiamo che cambiare guida tecnica sia la scelta giusta in questo momento. Purtroppo mister Ariezzo non aveva più il pallino della squadra in mano».

In questa intervista abbiamo voluto dare la possibilità all’ormai ex allenatore blucremisi di darci il suo punto di vista: «Un allenatore è sempre in bilico e quando non arrivano i risultati è il primo a pagare, giusto o sbagliato che sia. Ho dato tutto me stesso in questa avventura, sicuramente avrò commesso degli errori ma non mi sento l’unico responsabile».

Un punto importante nella mancanza di continuità è rappresentata dalle numerose assenze per infortunio: «Abbiamo avuto una gran dose di sfortuna - prosegue Ariezzo - partendo con un gruppo di giovani di talento e tre elementi di esperienza come Vanoli, Giordano e Zarmanian. Quest’ultimo è stato ceduto l’ultimo giorno di mercato, Giordano ha avuto numerosi problemi e Vanoli si è rotto il ginocchio alla prima partita. Cambiare diversi elementi della rosa non ha aiutato l’amalgama, ma in buona fede si è cercato di migliorare una situazione difficile. Questa sosta poteva aiutarci, ma è arrivata questa decisione che accetto a malincuore».

Nel post gara di Arona si è parlato di un tecnico che non aveva più in mano la squadra, ma Ariezzo ha un’altra opinione: «I ragazzi sono sempre stati con me, li ho sentiti tutti ed erano molto dispiaciuti. Dovevamo essere più bravi a gestire l’emotività dei giovani, alcuni mi hanno confessato che giocavano con l’ansia di sbagliare. Questo è l’unico errore che mi imputo».

La classifica non rispetta le ambizioni di inizio anno, ma il tempo per rimontare c’era come afferma il mister: «L’obiettivo era far bene in campionato e in Coppa Italia, dovevamo cambiare rotta ma la situazione era risolvibile. I rigori contro a tempo scaduto con Momo e Cameri, molto discutibili, e l’errore dal dischetto al 94’ con il Baveno ci sono costati diversi punti che ci avrebbero portato in zona playoff. Probabilmente non abbiamo capito quale doveva essere l’obiettivo reale: dopo una vittoria si parlava di playoff e dopo una sconfitta pensavamo a quanti punti ci separavano dalla zona retrocessione».

In conclusione, Ariezzo non nasconde l’amarezza per come si è conclusa questa avventura: «Sono dispiaciuto e arrabbiato per come è finita, ma tengo a precisare che mi sono lasciato in ottimi rapporti con la società. Sono arrivato a Chiavazza l’anno scorso e ho dovuto ricostruire l’intera rosa e lo staff tecnico, spendendo poco. Amo questo sport perché rappresenta una parte importante della mia vita e stare senza non sarà semplice, ma tiferò Chiavazzese e mi auguro che i ragazzi riescano a trovare la scintilla per rialzarsi. Sono forti e sono molto affezionato a ognuno di loro».

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