Gli 80 anni del capitano Gualtiero Mosca

Oltre 400 presenze con la maglia della Biellese in 17 anni di militanza dal 1961 al 1977: è stato festeggiato nei giorni scorsi dagli amici

Dopo la partecipatissima serata con cena a “La Lucciola” di inizio novembre, che ha visto la gradita presenza di molte “Vecchie Glorie” della Biellese, con lo scopo di riconsolidare il gruppo, alcuni dei promotori (Fulvio Scaramuzzi, Tilli Marchesi, Massimo Meola, Toni Brando, Nanni Tarello e Piero Serra), nella serata del 12 dicembre scorso, sono stati ospiti di Massimo Ilorini (sempre vicino agli amici biellesi per un essenziale contributo economico), per un imperdibile appuntamento: quello di festeggiare il traguardo fondamentale (benchè in leggero anticipo), delle 80 candeline di un grandissimo (il superlativo è d’obbligo) dei colori bianconeri, Gualtiero Mosca, l’inarrivabile recordman delle presenze, con oltre 400 maglie bianconere indossate nel corso di una carriera, nella quale è sceso in campo con la maglia della Biellese, l’unica, alla quale è stato fedelissimo, per circa 17 anni.

Nato a Pralungo il 4 gennaio 1944, ha esordito il 21 maggio 1961 in Bolzano-Biellese, per chiudere nella stagione 1976/1977 una eccezionale carriera, nella quale ha inanellato, come detto, oltre 400 presenze con una sola maglia! Gualtiero Mosca è un grande biellese della “Biellese”, è il “Capitano”, esempio di stile, correttezza, attaccamento ai colori sociali, fedeltà, signorilità.

Protagonista di epiche sfide, con il suo famoso baffo a dargli coraggio e forza. Su tutte, quelle sfortunatissime della stagione 1970/1971, quella dei due spareggi contro i “cugini” della Pro Vercelli per l’accesso alla serie C: a Novara, il 30 maggio 1971, con match finito 4 a 4 dopo i tempi supplementari (!!), con i bianconeri due volte in vantaggio di due reti e raggiunti dai coriacei avversari.Una settimana dopo, nell’incredibile scenario, impensabile, allora, per quella categoria, del “Comunale” di Torino, di fronte a 30.000 spettatori (!!), con l’epilogo drammatico (sportivamente parlando) della monetina, che arrise ai bicciolani.

Altra sfida che è passata alla storia, quella del 6 giugno 1976, dello spareggio, sempre per il passaggio alla serie C, di Novara, contro l’Omegna, decisa dalla famosa “mano galeotta” di Angelo Corinno Granai, che tolse il pallone al portiere avversario, per il gol decisivo, a porta vuota, di Silvino Bercellino.

Ma Gualtiero Mosca è rimasto fedele alla Biellese anche in anni più recenti, assumendo la carica, nel 2001, di Presidente dell’Associazione Vecchie Glorie. D’obbligo la sua prossima nomina a Presidente Onorario: chi se non lui? Tanti, tanti Auguri, caro Capitan Gualtiero, da tutto il popolo della Biellese!

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