Juve Women cade in casa con l’Inter

Le neroazzurre espugnano 2-0 il La Marmora-Pozzo. Alla Roma lo Scudetto matematicamente

Il rischio che la vittoria con il Sassuolo, con conseguente raggiungimento aritmetico di un posto alle fasi preliminari della prossima Champions, avesse virtualmente chiuso la stagione delle Juventus Women era nell’aria, e la sconfitta per 0-2 nella partita di venerdì sera contro l’Inter sembra confermare questa sensazione.

Con la Juventus distante 10 punti sia dal primo che dal terzo posto, già dalle scelte di formazione il duo Beruatto-Zappella mostra di voler mischiare un po’ le carte in tavola, con un assetto decisamente spregiudicato, che svuota il centrocampo e propone un 4-2-4 con il duo Nystrom-Girelli a guidare l’attacco. Fuori alcuni dei pilastri della stagione, come Caruso, Boattin o Beerensteyn e spazio dal 1’ a giocatrici che hanno avuto meno minuti. Il risultato però è una formazione un po’ confusa e sfilacciata, che approccia il match con una mentalità troppo leggera e in campo non trova le distanze, complice una mediana fragile che si fa sovrastare dal centrocampo nerazzurro. Dall’altra parte infatti l’Inter di Rita Guarino (4 scudetti alla guida della Juventus) sale in cattedra proprio con le giocatrici di palleggio in mezzo al campo, grazie ad una costante superiorità numerica che esalta le qualità della grande ex Sofie Junge Pedersen (anche lei 4 volte campione d’Italia in bianconero) e i movimenti di una sontuosa Lina Magull, devastante nel suo fluttuare tra le linee. Le nerazzurre sorprendono la Juventus sia tatticamente che nell’approccio alla gara e concretizzano il loro dominio a metà del primo tempo, quando una palla persa in uscita dalla difesa porta alla rete Elisa Polli per il vantaggio ospite. Vantaggio che viene anche incrementato proprio sul finire del primo tempo dalla conclusione da fuori di un’incontenibile Bugeja che piega le mani a Peyraud Magnin per il raddoppio. Nella ripresa Zappella corre ai ripari e inserisce prima Caruso a riequilibrare la formazione, poi Beerensteyn, Thomas ed Echegini a dare forza all’attacco: ne consegue un assedio in cui l’Inter è costretta ad asserragliarsi a difesa del vantaggio con la Juventus che, per produzione offensiva, meriterebbe anche una rete, che però non arriva mai.

Finisce 0-2, con l’Inter che sale al quarto posto, e con la Roma che, a chilometri di distanza, può festeggiare così l’ufficialità del suo secondo scudetto consecutivo senza nemmeno dover scendere in campo.

La delusione di Cristiana Girelli: «Non si spiega una prestazione del genere»

L’immagine probabilmente più significativa della serata è quella di Cristiana Girelli in lacrime nella sala stampa del Pozzo-Lamarmora, visibilmente delusa da una prestazione, ma forse anche da una stagione complessivamente sotto le aspettative: “Non si spiega una prestazione del genere, dobbiamo fare mea culpa. Siamo entrate molli in partita e l’Inter ha saputo approfittarne, nel secondo tempo una reazione c’è stata ma non è bastata. È una situazione difficilissima e tutte dobbiamo prenderci le nostre responsabilità. Mi auguro che per le prossime partite si veda quello spirito da Juventus che non c’è stato in queste prestazioni e di chiudere in modo dignitoso, anche per rispetto ai tifosi e alla società. È un momento di sofferenza per tutte”.

Juventus-Inter 0-2

Reti: pt 19’ Polli, 44’ Bugeja.

Juventus (4-2-4): Peyraud Magnin; Cafferata (st 26’ Echegini), Lenzini, Calligaris (pt 37’ Salvai), Cascarino; Grosso, Gunnarsdottir; Cantore (st 17’ Thomas), Nystrom (st 1’ Caruso), Girelli, Bonansea (st 17’ Beerensteyn). A disp.: Aprile, Gama, Boattin, Bragonzi. All. Zappella.

Inter (4-3-3): Cetnja; Thogersen, Bowen, Foerdos, Robustellini; Magull (st 33’ Simonetti), Milinkovic, Junge Pedersen (st 26’ Csiszar); Bonfantini (st 40’ Pavan), Polli (st 26’ Jelcic), Bugeja (st 40’ Alborghetti). A disp.: Piazza, Bonetti, Pandini, Battilana. All. Guarino.

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