
(Foto di Il Biellese)
Per la partita col Borgosesia e... per sempre, nel caso di promozione in D
Biella
La Biellese torna allo stadio La Marmora-Pozzo: l’annuncio è arrivato nella mattinata di mercoledì 29 gennaio in sala consiliare a Palazzo Oropa a Biella dove si è svolta una conferenza stampa tra i vertici della società bianconera e l’amministrazione comunale di Biella.
Il sindaco Marzio Olivero e l’assessore allo sport Giacomo Moscarola hanno accolto il presidente della Biellese Alessandro Blotto, il vice presidente Matteo Cagliano, il direttore operativo Caio Porta, e il mister Luca Prina, comunicando che la partita del 9 marzo contro il Borgosesia si disputerà nel principale stadio cittadino e non al 53° Fanteria, casa dei bianconeri ormai da qualche stagione. E il futuro bianconero sembra direttamente legato allo stadio Pozzo, come conferma l’assessore Moscarola: «Se la Biellese salirà in Serie D, l’anno prossimo il suo stadio sarà il La Marmora-Pozzo”.
Interpellato sul rapporto con la Juventus, quest’anno nello stadio cittadino sia con la squadra femminile sia con la Next Gen, e sull’impossibilità dichiarata più volte in passato di disputare tre campionati, Moscarola ha chiarito che: «Con la Juventus il dialogo è costante: li ringraziamo moltissimo per aver accettato in tempi bravissimi la nostra richiesta riguardo il derby Biellese-Borgosesia. Con loro c’è una collaborazione veramente proficua e anche molta chiarezza: sappiamo noi e sanno loro che non si potranno giocare tre campionati allo stadio e che la Biellese avrà la priorità in caso di promozione in D. Ne avevamo già parlato alla stipula del contratto quest’estate quando c’era stata la possibilità di ripescaggio della Biellese».
Ma non solo: il sindaco di Biella ha voluto dare un preciso segnale su quale sia la volonta dell’amministrazione comunale sul territorio: «Oggi si vuole inaugurare una nuova stagione di collaborazione tra l’amministrazione cittadina e lo sport locale, nella fattispecie il calcio e la Biellese, che è un patrimonio di tutti noi».
Al centro dei discorsi dei rappresentanti della società bianconera la crescita della sinergia con il territorio: amministrazione, altre società, tifosi. Con particolare attenzione al settore giovanile.
«Qui abbiamo tutti la Biellese nel cuore - ha detto il presidente Alessandro Blotto - e vogliamo farla crescere, proseguendo dalle basi che sono state poste negli anni scorsi, tracciate da Luca Rossetto, inserendo persone nuove che hanno volontà e capacità di far crescere la società sotto ogni aspetto. Lo sport è palestra di vita, crea atleti ma anche e soprattutto uomini che possano approcciarsi nel modo migliore al mondo del lavoro, alla vita vera. La Biellese vuole diventare un punto di riferimento collaborando con chiunque lo desideri: dobbiamo arrivare al punto che i giovani atleti del territorio non abbiano più il desiderio di trovare sbocchi sportivi lontano da casa».
Su questo interviene anche il mister Luca Prina: «Stiamo inizianfo ad
imbastire collaborazioni con altre società del territorio - la prima con col Gaglianico verrà sancita tra qualche giorni - Tutti insieme abbiamo il compito di formare allenatori che a loro volta metteranno le loro competenze per far crescere i bambini e i ragazzi del territorio. Serietà e competenza devono essere le parole d’ordine, unite a entusiasmo, coraggio e soprattutto umiltà».
Il nuovo direttore operativo Caio Porta conclude così: «Ci metteremo tutta la passione, tutta la grinta,la voglia: non vedo l’ora di poter di riaffacciare in uno stadio che mi crea grandi emozioni. Oggi è solo l’inizio: invito tutti gli appassionati a star con noi a creare un grande entusiasmo intorno a questa Biellese».
Interviste complete e approfondimenti su “il Biellese” in edicola (anche digitale) venerdì 31 gennaio,
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