Un ricordo di Paolo Perona

Il suo ritratto dalle parole di Giorgio Triban

E’ morto improvvisamente nei giorni scorsi, all’età di 75 anni, Paolo Perona, personaggio molto noto sia nel mondo dello sport che della sanità: nel primo ambito era stato dirigente appassionato e poi presidente prima nel Vigliano e poi in quella che fu l’FCV Biellese Vigliano, nel secondo, invece, fu radiologo all’ospedale di Biella e alla clinica La Vialada.

Per chi se lo fosse perso sull’edizione de “il Biellese” in edicola martedì 19 dicembre, di seguito pubblichiamo un ricordo dell’amico Giorgio Triban.

Paolo Perona, “il Dottore”, se ne va una parte importantissima del cuore pulsante di Vigliano, della sua storia, in particolare, del suo mondo sportivo, quello che per decenni ha avuto il suo fulcro intorno alla chiesa di San Giuseppe Operaio, dei Salesiani, intorno al “Circolo Aurora” e al vicino, mitico, “Campo Sportivo Aurora”.

Il “Circolo” è riuscito a calamitare per una vita un nutritissimo gruppo di amici, a commentare le partite, a discutere sui rigori dati o non dati, a sentire “Tutto il Calcio Minuto per Minuto”, ad attendere e finalmente vedere “Novantesimo Minuto”, ma anche a sedere, tutti insieme, con il buon tempo, in lunghissime tavolate, con mogli e figli, negli spazi adiacenti i campi da bocce e quello da tennis. E molti di quegli amici, insieme a Paolo, indossate le scarpette bullonate ed attraversata la Via Libertà, sono stati “protagonisti” del calcio giocato, all’ “Aurora”, a rincorrere un pallone, magari accompagnati dal passaggio della littorina marrone della Biella/Novara.

Paolo Perona è stato l’amico di tutti ed anche il compagno di squadra di tutti, nessuno escluso. Tra i fondatori del glorioso “F.C. Vigliano”, vi esordì , ventiduenne, nel campionato di Terza Categoria (il primo della storia del club, ai suoi albori) il 25 ottobre 1970, con una vittoria sul Pollone per tre a zero.

Accanto a Paolo giocatore, molti altri sono passati dall’ “Aurora”, i più dimostrando granitica fedeltà ai colori giallorossi, oltre ad ottime doti tecniche, come Franco Graglia, Tiziano Barbirato, Piercarlo Rota, i fratelli Romagnolo e Giuriato, Piero Cantone, il primo capitano, Ernesto Conchin (ovviamente l’elenco sarebbe molto più lungo e mi scuso per le sicure omissioni).

Molti, anche, accanto a Paolo, i dirigenti e collaboratori, insostituibili, come Walter e Giulio Gubernati, Mario Pasquini, Mauro Bora, il primo presidente, Piero Sola, Gianni Bornati, Pierangelo Magliola, Silvio Brognara, le sorelle Aglietti, persino l’allora maresciallo dei Carabinieri (la caserma era un tutt’uno con il complesso Circolo-Campo “Aurora”), Giuseppe Salsano (anche in questo caso mi scuso per le mancate citazioni).

Paolo fu, poi, presidente dell’ “F.C. Vigliano” dal 1976 al 1982 e, in seguito, dal 1988 al 1992. La stagione 1991/1992 culminò con il titolo di campione piementese di Promozione e, dal 1992/1993, con Paolo amministratore delegato, l’ “F.C. Vigliano” si trasformò in “F.C.V. Biellese-Vigliano” (facendo storcere il naso a qualche romantico viglianese doc), unendo i colori giallorossi con il bianconero della Biellese e giocando le partite interne al “Pozzo-La Marmora”. Il campionato terminò, con Mauro Ubertalli allenatore e bomber Albieri, con un ottimo terzo posto, mentre la stagione successiva (Arrondini Allenatore) vi fu addirittura il passaggio al C.N.D.. Sempre nella stagione 1993/1994 si assistette al trionfale cammino della formazione juniores di mister Romano Jorioz, culminato, prima, con il titolo regionale e, poi, con quello nazionale, con finale svoltasi a Coverciano, contro il Riccione e con Paolo sempre amministratore delegato.

Dal punto di vista professionale, da stimato specialista radiologo a “La Vialarda”, Paolo si distinse, soprattutto, per una meritoria collaborazione con il Fondo Edo Tempia negli anni 90, da tutti definita, fin da allora, “idea pionieristica”, per la prevenzione del tumore al seno direttamente a domicilio, nota come “Progetto Mimosa”.

Lo sport e la società civile devono molto al dottor Paolo Perona e si stringono attorno alle amate figlie Giulia e Marina. Ciao Paolo.

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