Il mondo del motociclismo piange il “mago” Italo Spreafico






Italo Spreafico, personaggio che ha scritto pagine indimenticabili nella storia del motociclismo biellese, ci ha lasciati. Aveva 87 anni. Italo è stato un “mago” dei motori: nella sua officina in Occhieppo Inferiore so- no passati centinaia di centauri alla ricerca di quel tocco magico che solo lui sapeva apportare dando quel qualcosa in più alla potenza dei motori senza ricorrere a particolari strategie, ma esclusivamente grazie alla sua competenza e senza infrangere i regolamenti.
Italo non è stato solo un meccanico, la passione e lavoro per il mondo delle due ruote non gli ha impedito di dedicare parte del tempo libero alla dirigenza in seno alla Fmi (Federazione Motociclistica Italiana): per 32 anni ha rivestito l’incarico di delegato provinciale, testimone poi lasciato alla figlia Claudia. Incarico ereditato da Ferruccio Scanzio con il quale ha collaborato e fatto grande il Moto Club Fiorina.
Nella sua officina sono passati centauri che hanno scritto la storia del motociclismo biellese, per tutti ricordiamo Gian Sandro Gabba (motocross). Massimo Billotto, Giovanni Ziggiotto (velocità) e Cattaneo Aimone (induro) tutti saliti sul gradino più alto del podio nelle prove che assegnavano i titoli di campione d’Italia.
Il suo lavoro non è stato e non sarà mai dimenticato. Il Coni nazionale lo ha insignito con la Stella di bronzo, i Veterani dello Sport con il premio Gioia, il Panathlon Club per “una vita nello sport”. Riconoscimenti ben meritati.
Lascia la moglie Anita, la figlia Claudia, la sorella Vitto ria ed il fratello Gianni che gli è stato vicino per anni durante il suo operare.




UGO PINARELLO




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