Festa di inizio stagione in casa TeamVolley. Fotogallery

Foto Bjorn Cavallotti.

Festa di inizio stagione in casa TeamVolley, mercoledì sera nella sede dell’Agenzia Generali di via Carso a Biella. Occasione anche per celebrare i 15 anni della nascita del sodalizio.
«Nel 2007 c’erano tre diverse società, Splendor Cossato, Quaregna e Lessona, tutte “vicine di casa” raccolte in pochi chilometri» ha ricordato Mauro Gualinetti, uno dei tre presidenti delle società coinvolte nel progetto «Ci conoscevamo tutti e ci rispettavamo come persone e ci siamo semplicemente chiesti perché continuare a lavorare ognuno per conto proprio quando unendo le nostre forze avremmo potuto diventare più grandi e più forti. Oggi, dopo 15 anni, siamo uno dei pochi esempi di “famiglie riuscite”. Con le nostre formazioni giovanili ci siamo tolti tante soddisfazioni e la promozione della prima squadra in Serie B2 è arrivata perché il nostro staff tecnico ha lavorato sulle ragazze per almeno tre anni: questo risultato sportivo rispecchia appieno la nostra filosofia di fondo, che possiamo riassumere così: consolidare, programmare e migliorare».
Il direttore sportivo Marco Motto mette l'accento sulla costruzione della nuova squadra, rinnovata per 8/12 rispetto a quella che lo scorso anno ha conquistato meritatamente la promozione in serie B2: «Sappiamo che stiamo affrontando una categoria nuova e sicuramente più difficile. In pieno accordo con lo staff tecnico, abbiamo fatto una scelta precisa, quella cioè di cercare atlete motivate e disponibili a mettersi in discussione, anche se alcune di loro non avevano esperienza in questa categoria. Riteniamo di aver fatto le scelte migliori per gli obiettivi dello staff, ovvero poter disporre di ragazze che hanno voglia di lavorare moltissimo in palestra. Da lì è nato questo gruppo, che oggi è un insieme di giocatrici ma non ancora una vera squadra. Ci vorrà un po' di tempo e tanto impegno perché queste ragazze diventino una squadra e assimilino il nostro sistema di gioco, tutta una serie di "alchimie" che non si acquisiscono per il solo fatto di entrare in una stessa palestra e indossare una maglia dello stesso colore. Purtroppo per noi il tempo è poco e, di conseguenza, lo staff tecnico si trova davanti alla necessità di bruciare le tappe, ma siamo sicuri del fatto che lavoro e qualità pagano sempre».

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