Domani, giorno
delle Ceneri, è Quaresima

Il significato del rito È un cammino penitenziale che ci aiuta ad attingere forza divina per combattere lo spirito del male

Domani è il mercoledì più speciale dell’anno, almeno per la Liturgia di rito romano: l’inizio della santa Quaresima.

Il rito penitenziale delle Ceneri imposte sul capo dei fedeli, dischiude un sapore antico, risale all’inizio del secondo Millennio cristiano. Sopravvisse all’uso di far indossare ai pubblici penitenti un abito particolare; entrò nelle diverse edizioni del Messale Romano che si susseguirono nei secoli. Sempre esprimendo il desiderio e l’impegno di conversione sincera, l’emendazione dai peccati, segno austero della fragilità della condizione umana che viene redenta dal mistero pasquale di Cristo. L’origine della cenere per l’imposizione ci è nota, deriva dalla combustione dei rami di olivo o di palma adoperati per la domenica delle Palme nell’anno precedente. Consuetudine che ritroviamo a partire dal secolo XI. Il rito delle Ceneri è l’atto penitenziale della celebrazione eucaristica del giorno e viene collocato dopo la Liturgia della Parola e l’omelia. Può esprimersi anche nel contesto di una celebrazione della Parola di Dio fuori della Messa; oggi più che mai questa formula accade con maggiore frequenza, specialmente nelle comunità ove pochi sacerdoti curano pastoralmente più parrocchie. A Roma la celebrazione è “stazionale”, si parte dalla chiesa di sant’Anselmo per raggiungere processionalmente la basilica di santa Sabina all’Aventino, cui seguono tutte le parti della celebrazione eucaristica includendo l’imposizione delle sacre Ceneri. A ben riflettere gli elementi della Quaresima combaciano quasi interamente con quelli dell’Anno Santo giubilare che tutti stiamo percorrendo. Tempo di purificazione del cuore e della memoria, lotta al peccato corroborata dalla forza dello Spirito Santo, scelte che concretano la penitenza dei singoli credenti e quella di tutta la comunità, della Chiesa. Preghiera, ascolto docile della Parola del Signore, opere di carità. Uno stato penitenziale che in ogni singolo atto e gesto è intriso di vita pasquale. La Quaresima è dunque un tempo penitenziale pasquale. Anche il pellegrinaggio alle chiese giubilari, elemento costitutivo dell’Anno Santo rappresenta l’iter di cambiamento della vita personale e comunitaria alla luce del Vangelo. Al centro della Quaresima così come del Giubileo, il sacramento della Confessione, della Riconciliazione, della Penitenza. Si propone ai credenti di avviarsi nell’iter quaresimale, celebrando la Confessione sacramentale. Per attingere la forza divina per combattere contro lo spirito del male. E di concludere il Tempo di Quaresima con la Confessione pasquale, rinascita in Cristo per una vita risorta che si irradia dal sepolcro vuoto del Signore Gesù. È “fare Pasqua!”. Sempre, ma con accenti qualitativi più profondi, le parrocchie e le zone pastorali propongono celebrazioni penitenziali comunitarie, con Confessione ed assoluzione individuale dei penitenti. In questo Anno Santo vengono particolarmente additate come momenti penitenziali significativi. Anche e non solo per assolvere i passaggi rituali del Giubileo. Non si dimentichi che nelle chiese giubilari diocesane si offre ancor di più la possibilità di accedere ai sacerdoti – Confessori. Una Quaresima ricca di momenti di ascolto, meditazione del Vangelo, momenti e presenze per accedere alla Penitenza sacramentale, Quaresima in cui il dono del Giubileo intelligentemente compreso e gioiosamente vissuto, risulta ad essa complementare e non aggiuntivo. La Quaresima è un cammino, l’Anno Santo è un cammino, entrambi dicono ai credenti la loro vera condizione: essere peccatori amati e perdonati da Dio. Essere pellegrini di speranza.

La messa in Duomo con il Vescovo

Domani, mercoledì delle Ceneri, in Cattedrale, alle 18.15 - ci sarà la Messa presieduta dal vescovo monsignor Roberto Farinella. Nel corso della Messa ci sarà il rito dell’Imposizione delle Sacre Ceneri. Il mercoledì della Ceneri è giorno di digiuno e di astinenza secondo le disposizioni della Chiesa.

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