Oggi la festa di Santo Stefano

Dal vescovo Farinella e dal sindaco Olivero parole di speranza nel futuro

Una tradizione che si rinnova e che guarda avanti. Oggi, nella solennità di Santo Stefano, patrono della città di Biella, della diocesi, dell’omonima parrocchia e del Capitolo della Cattedrale, si è svolta la consueta cerimonia civica e religiosa che unisce istituzioni e comunità.

La mattinata si è aperta con il rito dell’accensione del cero votivo: il sindaco di Biella Marzio Olivero, a nome della città, ha acceso il cero davanti al patrono. Un gesto semplice ma carico di significato. «È un segno di affidamento e di responsabilità – ha sottolineato il primo cittadino – un modo per dire che Biella non si limita a custodire le proprie tradizioni, ma le traduce in impegno quotidiano verso le persone, soprattutto le più fragili».

A seguire, nella Cattedrale di Biella, la solenne celebrazione eucaristica, presieduta dal vescovo Roberto Farinella. A concelebrare il vescovo emerito di Asti Francesco Ravinale e il vescovo di Ivrea Daniele Salera, accolti con particolare calore.

La messa ha segnato anche la conclusione dell’anno giubilare diocesano. Una conclusione solo formale, come ha ricordato il vescovo Farinella: «La parola “chiusura” va intesa nel suo senso più vero: il Giubileo non si spegne oggi. I semi di carità, di speranza e di responsabilità gettati in quest’anno sono chiamati a continuare a portare frutto nella vita della nostra città e del nostro territorio».

Nel suo intervento, il Vescovo ha richiamato più volte il valore della speranza come impegno condiviso: «Non lasciamo che quanto abbiamo vissuto insieme si spenga domani, a riflettori spenti. La speranza riguarda i giovani, le famiglie, gli anziani: è una responsabilità comune, che chiede collaborazione tra istituzioni civili, comunità ecclesiale, scuole e realtà del volontariato».

Parole riprese anche dal sindaco nel saluto conclusivo: «Biella ha dimostrato, in un anno intenso e straordinario, di saper lavorare insieme. Difendere la coesione della comunità, sostenere la famiglia, offrire riferimenti ai giovani significa costruire un futuro che valga la pena di essere vissuto».

Al ter

mine della celebrazione, le autorità civili e militari sono state accolte nel Seminario di Biella per il tradizionale brindisi augurale. Un momento di incontro e scambio di auguri, nel quale vescovo e sindaco hanno rinnovato pubblicamente l’auspicio di «una città che non si rassegna, non delega, ma si assume responsabilità condivise».

La festa di Santo Stefano si conferma così non solo come appuntamento liturgico e istituzionale, ma come segno di continuità: una comunità che custodisce la memoria e, insieme, sceglie di far crescere i frutti di speranza seminati nel tempo giubilare.

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