Fondazione BIellezza, focus sul turismo che verrà

Bis (Biella Saperi e Sapori), BiWild, La nuova Residenzialità, Rosazza e il rilancio del turismo di qualità. Sono le parole chiave che Fondazione BIellezza ha fatto sue per pianificare azioni mirate al rilancio del territorio. “Il Biellese che non ti aspetti. Il Biellese che verrà” è il claim che accompagna i progetti. Ma non solo, perché, come sostiene Paolo Zegna, presidente della Fondazione: «E’ importante lavorare soprattutto sui giovani, ovvero il futuro del Biellese. Se alimentiamo in loro la consapevolezza e l’orgoglio del proprio territorio avremo ambasciatori capaci di invertire la tendenza un po’ negativizzante che ogni tanto leggo nell’ascolto dei loro genitori».
Crederci e fare rete è quindi la mission che si propone BIellezza, parole magiche che possono davvero cambiare il corso del turismo biellese se sostenute da proposte concrete.
«Guardando ai prodotti della terra si capiscono molte cose di un luogo. La cultura di un territorio passa anche attraverso il gusto, l’olfatto, i colori e le forme».
Per valorizzare i gusti autentici, del cibo, del vino, delle birre artigianali e della grande tradizione enogastronomica, dal 19 al 21 maggio a Biella si annuncia la seconda edizione di “Bis Biella Saperi & Sapori” il festival del gusto diffuso le cui anteprime saranno Bolle di Malto e BIWine. BI Wild è un progetto per i giova- ni nato dai giovani, sostenuto insieme a Città di Biella e Associazione StileLibero. Dal 6 all’11 giugno andrà in scena un festival diffuso, esperienziale, multidisciplinare per far conoscere e vivere un Biellese che non ti aspetti. Cinque giorni con un palinsesto accattivante per attirare un pubblico locale ma anche extra provincia: in scaletta specifiche iniziative il cui fil rouge sarà la Sensorialità (mungere una mucca, fare il formaggio, degustazione bendati, musica) legata a divertimento, creatività e sostenibilità a KM 0. Non mancheranno dibattiti e workshop sui più urgenti temi di attualità che culmineranno con musica, danza, teatro in un festoso happening collettivo. La residenzialità è un altro tema caro alla Fondazione.
«Oggi siamo più liberi di lavorare fuori dalle grandi città, più liberi di trascorrere periodi più lunghi nei luoghi di vacanza». Biella e i suoi borghi stanno conoscendo un grande risveglio e dopo anni di spopolamento il territorio viene riscoperto per i suoi straordinari paesaggi, l’elevata qualità delle relazioni sociali, e soprattutto per un eccellente patrimonio abitativo. In questa direzione BIellezza e il Comune di Rosazza hanno siglato un accordo per alimentare l’attrattività di uno dei Borghi più belli d’Italia, Primi passi: una figura dedicata al decoro e alla manutenzione delle parti pubbliche e la riapertura in maggio della Bottega di Rosazza, dopo un lungo periodo di chiusura, con un progetto di recupero storico e di valorizzazione della migliore produzione enogastronomica ma anche artigianale e manifatturiera biellese.

Giovani esploratori in avanscoperta
Fondazione BIellezza ha sostenuto e promosso insieme a Cittadellare e lo SBIR (Scuole Biellesi in Rete) la creazione di una rete di soggetti che hanno avviato il progetto denominato “naturalmente Biella: Esploratori d’Arcipelago”. Hanno aderito all’iniziativa una quindicina di scuole medie, per un totale di 300 studenti, che da aprile, a gruppi, si stanno spostando da tutto il territorio alla scoperta della città: al MeBo (il museo Menabrea Botalla), al Piazzo e a Cittadellarte. Fra le mete sono previste anche passeggiate al Gorgomoro, nella Bessa e in Burcina dove prevalgono invece le tematiche ambientali. Da Masserano a Valdengo fino a Vallemosso “gli esploratori” spostandosi in bus o con il pullmino comunale visiteranno i luoghi salienti del Biellese, spesso ancora poco conosciuti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA