Fratelli d'Italia: «Sosteniamo l'iniziativa delle regioni padane contro la direttiva europea sulla qualità dell’aria»

«Da tempo le regioni della Pianura Padana sono impegnate in un importante sforzo di riduzione delle emissioni inquinanti, in particolare di Pm10, Pm2,5 e biossido di azoto, che ha portato a risultati significativi. Incurante di questi sforzi e della specificità geomorfologica di questi territori, simili a pochissime altre regioni d’Europa, la Commissione Europea ha varato la nuova Direttiva Ue sulla Qualità dell’aria, che impone a tutti gli Stati membri di raggiungere entro il 2030 ulteriori obiettivi di riduzione delle microemissioni. Secondo le stime degli uffici regionali per raggiungere questi obiettivi la sola Lombardia, ad esempio, dovrebbe in pochi anni ridurre del 75% il parco dei veicoli circolanti, delle attività industriali e degli impianti di riscaldamento, nonché del 60% il numero degli allevamenti zootecnici. Una vera e propria desertificazione produttiva, con impatti pesantissimi su imprese e famiglie. Bene hanno fatto le regioni Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna a presentare oggi all’Europarlamento la mobilitazione a cui hanno aderito anche importanti regioni di altri Paesi. Il nostro compito al Parlamento Europeo, di sponda con il Governo Meloni che si è già espresso in modo molto critico sul provvedimento, è cercare di fermare questa ennesima eurofollia green».
È quanto ha dichiarato in una nota il capo delegazione di Fratelli d’Italia - ECR al Parlamento Europeo, Carlo Fidanza, dopo aver partecipato alla presentazione del position paper delle quattro regioni contro la Direttiva Ue sulla qualità dell’aria. La posizione dell'esponente del partito di Giorgia Meloni è stata ripresa dalla segreteria provinciale di Fratelli d'Italia.

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