Operai al freddo, ancora uno sciopero all'ex Lancia di Verrone. Foto

Galleria fotografica

«I lavoratori di Verrone in maggioranza (abbondantemente oltre il 50%) hanno aderito allo sciopero di 8 ore, indetto dalla rappresentanza sindacale Fiom-Cgil e sostenuta dalla Fiom-Cgil Territoriale per le condizioni di lavoro inaccettabili, peggiorate dalle condizioni climatiche di calo di temperature che imperversano in questi giorni, e dall’incuria in cui versa lo stabilimento ex Lancia» così si legge in un comunicato stampa rilasciato dalla sigla sindacale a firma del segretario generale di Biella Filippo Porcari in merito allo scipero di otto ore di ieri.
Il documento poi prosegue: «Nonostante le rivendicazioni sindacali e dei lavoratori, l’azienda continua a fare orecchie da mercante prendendo in giro gli stessi e giocando con la loro salute. Nei reparti di produzione Ute 9 e in altre aree dell’officina si lavora con 10/13°. È una situazione inaccettabile perché pregiudica lo stato psicofisico delle maestranze, esposte al freddo per lunghe ore gravando ulteriormente il carico di lavoro, e contestualmente l’efficienza produttiva degli impianti che non lavorano alle corrette tolleranze meccaniche producendo inutile scarto dei pezzi prodotti. Per questi motivi la Fiom ha proclamato lo sciopero. Il disinteresse dell’azienda verso le maestranze biellesi e verso gli stabili di Verrone appaiono come un chiaro segnale da parte dei vertici aziendali che il profitto conta più del “made in Italy”. Dov’è il governo della sovranità e della meritocrazia? Dov’è il governo dei patrioti? Questo governo premia solo gli speculatori d’oltralpe dimenticando i lavoratori che ogni giorno rendono ricco questo paese. Questo governo ha più interesse a riscrivere la storia di via Rasella che a occuparsi dell’industria italiana. Una prospettiva d’abbandono contro la quale da mesi i delegati sindacali interni della Fiom si stanno battendo per richiamare l’attenzione dei vertici aziendali, ma anche delle istituzioni del Territorio e Nazionale».

© RIPRODUZIONE RISERVATA