Biella approva (con polemiche) la tassa di soggiorno
Da 1 a 4 euro per notte ai turisti che si fermano in città. Sul provvedimento dubbi anche dalla maggioranza
Biella farà pagare la tassa di soggiorno ai suoi villeggianti in una misura che va da 1 a 4 euro a persona in base al costo per notte della stanza d’albergo o dell’appartamento affittato: più è caro il prezzo, più si alza la tariffa. La prima decisione del consiglio comunale fiume prenatalizio, in un venerdì 19 dicembre che si preannuncia lunghissimo, è arrivata dopo tre ore e mezza di confronto non senza contrasti, anche all’interno della maggioranza. E se il centrodestra che sostiene la giunta-Olivero si è poi ricompattato al momento del voto (venti i sì su ventuno e il solo civico della Lista Gentile Ivo Dato ad astenersi), qualche distinguo nel corso del dibattito non è arrivato solo dai gruppi di opposizione.
Le contestazioni sono arrivate sul metodo che ha portato all’approdo in aula della delibera, letta in ritardo dai consiglieri inclusi quelli di maggioranza e senza aver accolto le richieste degli operatori del settore, incontrati il martedì prima del consiglio per sottoporre loro il regolamento. Il fastidio esternato nei giorni scorsi da Lega e Forza Italia si è manifestato anche in aula, salvo poi non trasformarsi in un dissenso aperto al momento dell’approvazione. «Si chiedeva un dialogo maggiore, più apertura e collaborazione» ha detto la capogruppo leghista Barbara Greggio. «Non siamo una lista civica e politicamente saremo sempre con voi» ha aggiunto Massimiliano Gaggino per Forza Italia. «Ma valutiamo proposte di revisione per migliorare la norma per il prossimo futuro». Più decise le puntualizzazioni dell’opposizione, a cominciare dal gesto quasi simbolico di Andrea Foglio Bonda: l’ex candidato sindaco di Buongiorno Biella ha presentato e poi ritirato dieci emendamenti al testo, «dato che non siete disposti a prenderli in considerazione. Ma è irrituale ricevere il testo della delibera così tardi, senza darci il tempo di esaminarlo e di proporvi il nostro aiuto per scriverlo meglio». Proprio sui tempi, anticipando un’obiezione quando si arriverà al voto sul bilancio, ha fatto due calcoli Andrea Basso (Pd): «Gli emendamenti andavano presentati entro il giorno 9. Abbiamo ricevuto la documentazione il giorno 10».
Il fatto che l’incasso previsto della tassa di soggiorno fosse una delle voci del bilancio, il cui esame sarà nel prosieguo della seduta, ha contribuito a sedare il dissenso di maggioranza. «A tutti ho chiesto» ha detto l’assessore alle Finanze Amedeo Paraggio «di indicarmi dove trovare le risorse che avremmo perso senza questa tariffa o rimodulandola, in modo da ridurre gli incassi. Altrimenti siamo costretti a tagliare altri servizi o a chiedere più risorse ai cittadini di Biella». La tassa di soggiorno è in realtà un’imposta di scopo, i cui fondi vanno reimpiegati nello stesso settore. Ma la giunta ha lasciato intendere che rientrerà nella promozione turistica anche la manutenzione della città, per alzarne il livello di decoro.
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